News del 18/10/2018: A Londra presto i cristiani tre volte meno dei musulmani
A dirlo, è un predicatore musulmano, Maulana Syed Raza Rizvi: «Londra è più islamica di molti Paesi islamici messi insieme». E, con la capitale, anche l’intera Gran Bretagna sta seguendo la medesima sorte, in modo lento, ma costante e progressivo. Questo ha provocato il convinto entusiasmo della Gazzetta Saudita, giornale finanziato dall’Arabia Saudita: sul numero dello scorso 10 ottobre ha titolato «Londra musulmana: 423 nuove moschee e 100 tribunali in cui vige la sola sharia». Tutto questo in uno Stato, per storia, tradizione, religione ed origine, assolutamente occidentale. Almeno per ora.
A Londra, proprio nel momento in cui sempre più chiese chiudono i battenti (oltre 500 nell’ultimo decennio), le moschee spuntano come i funghi e la sharia ovvero la legge islamica viene applicata in zone franche, sorta di terra di nessuno, di fatto enclave islamiche, trasformate in vere e proprie roccaforti del Corano, tra il disinteresse generale di un popolo ormai scristianizzato.
Secondo recenti studi, nel Regno Unito, il numero dei musulmani non cessa di aumentare, proprio nello stesso momento in cui quello dei cristiani non cessa di diminuire, secondo un processo all’apparenza inarrestabile. Salvo improvvisi cambiamenti di rotta, al momento tuttavia improbabili, nello spazio di una generazione, i cristiani si ritroveranno ad essere tre volte meno degli islamici.
È la stessa strada intrapresa anche altrove, ad esempio a Parigi, Roma, Milano, Berlino, Lione, Bruxelles, tutte realtà, che sulla carta geografica figurano ancora in Occidente, ma nei cui quartieri e nelle cui periferie di fatto occupate, vige il Corano.