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News del 22/09/2018: Gran Bretagna: in 10 anni + 4.400% i bimbi che cambian sesso

In questa puntata:

Incredibile, in Gran Bretagna, in meno di dieci anni, il numero dei bambini sottoposti ad un trattamento farmacologico per il cambio di sesso è aumentato del 4.400%.

Il ministro per le Donne e l’Eguaglianza, Penny Mordaunt, vuole però vederci chiaro e capire le ragioni di tale, sconcertante fenomeno. I suoi funzionari sono stati incaricati di verificare quanto possano avere influito i social e l’insegnamento del gender nelle scuole, che – a parere di molti educatori, ormai – ha generato solo un’artificiosa confusione o, peggio, un pericoloso condizionamento contro natura.

Il grido d’allarme lo ha lanciato la dott.ssa Joanna Williams, autrice del volume Donne contro il femminismo: a suo giudizio, le scuole stanno «incoraggiando anche i più piccoli a chiedersi se siano realmente ragazzi o ragazze». Tanto che i funzionari ministeriali dovranno ora capire se sia opportuno somministrare questo tipo di terapie anche nei bimbi in età prepuberale.

Altro dato importante: uno studio recente ha rivelato come a quasi i due terzi dei piccoli e degli adolescenti, che hanno chiesto di cambiar sesso, fossero stati diagnosticati già gravi problemi di salute mentale.

Alcuni deputati lamentano la facilità con cui i medici consentono l’accesso a tali farmaci per i minori,  senza tenere nel debito conto gli effetti collaterali a lungo termine di queste terapie ormonali. Ma, al bilancio finale, vanno aggiunti anche i gravi danni educativi, morali e spirituali provocati su intere generazioni.

Se tra il 2009 ed il 2010 furono 40 le bambine trattate, tra il 2017 ed il 2018 il loro numero è balzato a quota 1.806; i bambini, invece, sono passati da 57 a 713 nel medesimo arco di tempo. Solo lo scorso anno furono 45 i piccoli di 6 anni. Ma capitano casi anche di “pazienti”, per così dire, di 4 anni. E tutto questo, senza aver ancora compreso con precisione cosa davvero si celi dietro una richiesta davvero insolita, innaturale per dei piccoli, evidentemente artificiosa ed indotta. Oltre tutto a carico del sistema sanitario nazionale, quindi pagata con i soldi di tutti. Il che ha ulteriormente trasformato una tendenza presunta in un business disumano e la sanità in un bieco mercato.

E c’è chi ha la pretesa di chiamare tutto questo “progresso”…

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