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Montefiascone

Tesori d'Italia20 Settembre 2021
Testo dell'audio

Il nome attuale deriverebbe dal latino “Mons faliscorum”: lì si rifugiò, infatti, il popolo dell’Etruria meridionale dei Falisci dopo la distruzione della loro città, fra i Monti Cimini e il Tevere, da parte dei Romani. A partire dal secolo VII, Montefiascone subì l’influenza della Chiesa, diventando uno dei centri più importanti del Lazio, anche per la sua posizione strategica.

Nel 1353, grazie all’arrivo del cardinale Egidio de Albornoz, nacque il quartier generale della Chiesa nelle province laziali. Tredici anni più tardi, Papa Urbano V elevò Montefiascone a città e la dotò di una propria diocesi. Seguì un periodo estremamente lungo, nel corso del quale soggiornarono nella città papi, governanti e letterati. Poi ebbe inizio un periodo di decadenza, che cessò grazie a Marco Antonio Barbarigo creato cardinale dal pontefice Innocenzo XI. All’età di 47 anni fu nominato Vescovo di Montefiascone e Corneto. Fondò l’Istituto delle Maestre Pie per la formazione religiosa e culturale delle fanciulle e riformò il Monastero di Santa Chiara, dando vita alla Congregazione delle suore del Divino Amore.

Una delle chiese più belle di Montefiascone è quella di San Flaviano, che custodisce le reliquie di tale martire, ucciso nel 361 durante le persecuzioni di Giuliano l’Apostata. Fu probabilmente costruita a partire dal 1180, per essere consacrata nel 1262. L’edificio attuale è stato costruito tra XII e XIV secolo e sorge sul luogo di una più antica chiesa intitolata alla Vergine. L’altare è posto al limite del vano che si apre sulla chiesa inferiore.

Svettando sui Colli Volsini, a Montefiascone si gode il più bel panorama del lago di Bolsena.

 

Questo testo di Vincenzo Nicosia è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it

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