L’UMILTA’ E LA SUPERBIA – L’UMILTA’ DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

Il fine di tutte le cose è di glorificare Dio. Poiché Dio è la somma di ogni perfezione, Lo possono glorificare tutte le cose fino al grado al quale riflettono ed imitano la Sua propria perfezione, le Sue infinite perfezioni.
Ciò significa rispetto all’uomo ed a Dio SantisimaTrinità, che l’uomo Lo può glorificare conoscendoLo ed amandoLo, inquanto imita così le infinite perfezioni della conoscenza e della Carità che Dio ha per Sé Stesso dentro la Santissima Trinità: la conoscenza e la Carità che esistono internamente ed eternamente tra le Tre Persone Divine.
Rispetto all’uomo ed alla Seconda Persona della Santissima Trinità invece, ossia Nostro Signore, l’uomo può glorificare Dio imitando le perfezioni infinite di Dio come vengono manifestate nelle sublimi virtù del Dio-Uomo.
Ora tra tutte le virtù che Lui manifesta al mondo, viene proposto a noi da imitare in modo esplicito solo una, e quella è la virtù dell’umiltà. Discite a me, quia mitis sum et humilis corde: Imparate da me perché sono mite e umile di cuore (Mt 11.29). Sant’ Agostino dice: ‘Avrebbe potuto dire: imparate da Me che ho creato il cielo e la terra…’, ma ha scelto l’umiltà. San Bernardo dice: ‘Avrebbe potuto scegliere qualsiasi virtù’, invece ha scelto l’umiltà.
Per aiutarci a comprendere l’umiltà del benamato Signore meditiamo brevemente sul passo della lettera ai Filippesi 2, 5-9: ‘Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguagliaza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la forma di servo e divenendo simile agli uomini. Apparso in forma umana, umiliò se stesso, facendosi ubbediente fino alla morte ed alla morte di croce. Per questo Dio lo ha esaltato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni altro nome…’
Dio assume dunque una natura umana infinitamente inferiore alla Sua Persona divina ed alla Sua natura divina, e in quella natura, pur innocente e santo, anzi la stessa Innocenza e la stessa santità, nasce, vive in povertà e subisce la vergogna della morte e della croce, punizione del peccato di tutti gli uomini mai vissuti.
ostro Dio, il nostro Redentore, il nostro Bene Infinito.