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L’Offerta di Gesù nel Tempio

Spiritualità31 Ottobre 2020
Testo dell'audio

Nel quarto e nel quinto mistero subentrano elementi di sofferenza nei misteri gaudiosi, anticipando le sofferenze che mediteremo nei misteri dolorosi: di fatti solo i misteri gloriosi sono esclusivamente gaudiosi.

Le sofferenze di questa Madre così buona e così devota non tarderanno, dunque, a venire. Ecco nel quarto mistero il profeta Simeone nel Tempio, che dopo aver ricevuto il divin Figlio tra le braccia, le predice che quel suo Figlio dev’essere ‘il segno di contradizione e di persecuzione degli uomini, e che perciò la spada del dolore deve trapassarle l’anima.

La stessa Vergine disse a santa Matilda che a questo avviso del profeta Simeone, tutta la sua allegria se le convertita in mestizia, sapendo adesso in particolare e più distintamente le pene e la morte spietate che aspettavano il povero Figlio.

Rivelò la Madonna a santa Brigida che, vivendo in terra, non aveva infatti un’ora in cui questo dolore alla sofferenza del suo Figlio, non la trafiggesse: ‘NutrendoLo, pensavo al fiele ed all’aceto; rivolgendoLo nelle fasce, pensavo alle funi con le quali sarebbe legato portando la croce su cui sarebbe crocifisso; e Lo figuravo morto, quando Lo vedevo addormentato. Ed ogni volta che Lo vestivo della Sua tunica, pensavo che un giorno Gli sarebbe stata strappata da sopra per crocifiggerLo; e quando miravo quelle Sue sacre mani e piedi, pensavo ai chiodi che L’avevano da trafiggere: I miei occhi’, disse a santa Brigida, ‘si riempivano di lagrime, ed il mio cuore fu straziato dal dolore.’

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