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L’Immacolata Concezione, Fatima e il Regno di Maria

Analisi e commenti04 Dicembre 2021
Testo dell'audio

La festa della Medaglia Miracolosa, che si celebra il 27 novembre, precede di dieci giorni la solennità dell’Immacolata Concezione, che ricorre l’8 dicembre. Tra le due feste esiste una stretta relazione.

Nelle apparizioni di rue du Bac del 1830 la Madonna chiese a santa Caterina Labouré di fare coniare una Medaglia che, con la sua immagine, recasse questa iscrizione: “O Maria Concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi”. La Beata Vergine prometteva dunque la sua materna protezione a chi l’avesse invocata come Immacolata.

Nella Grotta di Lourdes, a santa Benedetta Soubirous, che Le chiedeva il suo nome, la misteriosa Signora rispose il 25 marzo 1858 con queste parole: “Io Sono l’Immacolata Concezione”. In questa frase san Massimiliano Kolbe trova espresso il mistero più nascosto in Maria, a tal punto che desiderò di aprire un’Accademia Mariana, per studiare, insegnare e pubblicare per tutto il mondo che cosa è l’Immacolata. “Questo nome – scrisse – indica la prima grazia che Ella ricevette proprio nel momento iniziale della sua esistenza, e noi sappiamo che il primo dono è sempre il più caro” (H. Manteau-Bonamy, La dottrina mariana di p. Kolbe, Edizioni L.E.M.I., 1974, pp. 17-18).

Con l’apparizione di Lourdes la Madonna suggellava il dogma dell’Immacolata Concezione proclamato da Pio IX quattro anni prima, l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus: “A onore della santa e individua Trinità, a gloria e ornamento della Vergine Madre di Dio, per l’esaltazione della fede cattolica, e per l’incremento della religione cristiana, con l’autorità del Signore Nostro Gesù Cristo, dei beati Apostoli Pietro e Paolo, e Nostra, dichiariamo pronunciamo e definiamo che la dottrina, la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, ed in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli”

Fin dal primo istante della sua esistenza, si legge nel documento pontificio, Maria fu ricolma di luce, di bellezza, di santità e fu posta al di sopra di tutti gli Angeli e Santi. Da sé solo e per sé solo, in quanto Verbo Incarnato, Gesù Cristo possiede una pienezza di Grazia incomprensibile e infinita. Ma la Divina Provvidenza ha voluto comunicare la pienezza di Grazia dell’Uomo-Dio a una semplice creatura, elevandola alla dignità quasi infinita di Madre del Verbo Incarnato. La maternità divina, fondamento di tutti i privilegi di Maria è inconciliabile con qualsiasi macchia e ombra di peccato e presuppone l’immacolata purezza della Madre del Salvatore.

La definizione di questo dogma manifestava la profonda convinzione di Pio IX del rapporto tra la Madre di Dio e gli avvenimenti storici e in modo particolare dell’importanza del privilegio del suo Immacolato Concepimento come antidoto agli errori contemporanei il cui fulcro era costituito dalla negazione del peccato originale e dal naturalismo che ne conseguiva. Se la Madonna sola fu concepita immacolata, allora ogni altro essere umano nasce col peccato originale e ha bisogno, per salvarsi, dell’aiuto soprannaturale della grazia. Nella celebre Lettera al Cardinal Fornari del 19 giugno 1852, Juan Donoso Cortés vedeva nell’immacolato concepimento dell’uomo, opposto al dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, la radice degli errori moderni, sul piano teologico, politico e sociale. All’uomo concepito nel peccato si contrappone Maria concepita senza peccato. E a Maria, in quanto Immacolata, è riservato di vincere il male, gli errori, le eresie che nascono e si sviluppano nel mondo come conseguenza del peccato.

Il dogma dell’Immacolata Concezione urtava profondamente l’ottimismo liberale, ma anche lo spirito ugualitario che, a partire dalla Rivoluzione francese, imperversava in Europa. Come ha osservato Plinio Correa de Oliveira, “vedere una semplice creatura innalzata in quel modo al di sopra di tutte le altre, per un privilegio inestimabile, concessole al primo istante della sua esistenza, era qualcosa che non poteva e non può non dispiacere ai figli della Rivoluzione, che proclamavano l’uguaglianza assoluta tra gli uomini come il principio di ogni ordine, di ogni giustizia e di ogni bene. Ai non-cattolici, come pure ai cattolici più o meno contagiati dallo spirito del 1789, doleva di accettare che Dio avesse stabilito con tanto risalto, nel Creato, un elemento di una così marcata disuguaglianza” (Catolicismo n° 86, febbraio 1958),

Tutte le grazie comunicate agli angeli e agli uomini dall’inizio della creazione alla fine del mondo, nel loro numero, varietà e intensità, sono raccolte e concentrate in Maria Santissima, che la Divina Provvidenza volle istituire come tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie. Al di fuori di Dio, scrive sant’Alfonso Maria de’Liguori, nelle Glorie di Maria, nulla è più alto di Lei nell’universo e, come in Gesù Cristo anche in Maria non vi è parte più eccellente e più nobile del suo Cuore. Nel Cuore di Maria, afferma san Luigi Maria Grignion de Montfort, Dio stesso ha preso dimora con tutte le sue perfezioni (Trattato della vera Devozione, n. 178).

La devozione al Cuore Immacolato di Maria è una logica conseguenza del dogma dell’Immacolata Concezione. Questa devozione fu esplicitamente richiesta dalla Madonna nelle apparizioni di Fatima del 1917, che impressero il secondo suggello, dopo quello di Lourdes, alla proclamazione del Beato Pio IX. La Madonna ci ha chiesto a Fatima di scegliere tra il demonio e l’Immacolata, tra il mondo del peccato e quello della Grazia, e ci ha indicato nella pratica della comunione, della confessione e della meditazione sui misteri del rosario nei primi sabati del mese, un potente strumento di salvezza per il mondo. Il castigo si abbatterà sull’umanità se non si convertirà. Ma, infine, dopo angustie e sofferenze, il Cuore Immacolato di Maria in ogni caso trionferà. Questa grande promessa è irreversibile. Le apparizioni della Madonna e la definizione del dogma dell’Immacolata Concezione hanno segnato l’inizio di un processo storico destinato a condurci al Regno di Maria sulle anime e sulla società intera.

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