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Le conseguenze bioetiche di una visione antropologica di stampo funzionalista

Diario di bioetica11 Settembre 2020
Testo dell'audio

Il funzionalismo in bioetica comporta la legittimazione dell’aborto, la libertà assoluta nell’ambito della ricerca, ma anche gli stessi fenomeni che abbiamo visto susseguirsi durante la pandemia: il rifiuto di trattamenti nei confronti dei disabili o degli anziani in quanto tali. Questo accade quando si perde la bussola morale, ovvero l’orientamento verso il bene a partire dal dato di realtà. Se questo viene meno, al suo posto il giudizio anarchico e arbitrario sulla vita.

Può ritenersi la funzionalità, l’efficienza, la “qualità di vita” un elemento qualificante la dignità e quindi l’intangibilità dell’essere umano, laddove tale “qualità” diventasse parametro per il mantenimento in vita, come nel caso di un neonato malformato, per il malato in coma, per l’anziano o per il malato terminale?

In questa puntata, riflettiamo sulle derive etiche della considerazione dell’essere umano di stampo funzionalista.

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