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Le Caratteristiche Essenziali del Sacrificio Eucaristico

Liturgia01 Luglio 2021
Testo dell'audio

Tutto ciò che abbiamo dimostrato dalla parola scritta e la parola tradizionale di Dio, è stato dichiarato solennemente e formalmente dalla infallibile Chiesa nel Concilio di Trento, con la definizione che nella Santa Messa viene offerto al Dio Uno e Trino “un vero e proprio Sacrificio” (verum et proprium sacrificium). Questa verità rivelata della salvezza è eminentemente inclusa nei “misteri divini, che per loro natura trascendono fino ad ora l’intelligenza creata, e che sebbene divinamente rivelati a noi e compresi attraverso la fede, rimangono tuttavia nascosti ai nostri occhi dal velo di questa stessa fede, e avvolti in una certa oscurità, finché siamo pellegrini in questa vita mortale, distanti da Dio. Eppure la ragione illuminata dalla fede, se si interroga diligentemente, devotamente e prudentemente, può con l’aiuto di Dio ottenere una certa e, allo stesso tempo, molto proficua conoscenza di questi misteri”, e, di conseguenza, del mistero del sacrificio dell’Eucaristia. Pertanto, non dovremmo accontentarci della prova che la Messa è un vero sacrificio, ma dovremmo sforzarci di acquisire una conoscenza più completa e profonda di questo adorabile mistero.

In primo luogo, si pone la questione dell’essenza del Sacrificio Eucaristico. Per rispondere, dobbiamo dimostrare che, e in che misura, nella celebrazione dell’Eucaristia si trovano tutte le condizioni assolutamente necessarie per un vero sacrificio. Ad ogni sacrificio, e di conseguenza al Sacrificio Eucaristico, appartengono un dono sacrificale, un sacerdote che offre il sacrificio e l’azione del sacrificio.

Qual è il dono sacrificale nella Santa Messa? La Chiesa ha dichiarato che sull’altare viene offerto proprio lo stesso dono sacrificale (una eademque hostia), che una volta fu offerto sulla Croce. Ma è Cristo, con la Sua santa umanità, con il Suo Corpo e Sangue, che è stato offerto sulla Croce: di conseguenza, Egli è anche il dono sacrificale sui nostri altari; quindi su di essi non è offerto niente di meno che lo Stesso Dio-Uomo. La Messa è il Sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo. Alcuni teologi hanno invero insegnato, che anche il pane e il vino appartengono al contenuto del Sacrificio Eucaristico, cioè che sono veramente offerti nella Santa Messa oltre e con il Corpo e il Sangue di Cristo; ma evidentemente ciò non è corretto.

Né le sostanze né le apparenze del pane e del vino costituiscono una parte del contenuto del sacrificio, anche se sono necessariamente prescritti per la celebrazione del Sacrificio Eucaristico. Le sostanze del pane e del vino scompaiono, in modo che, sotto la specie rimanente, la Vittima Divina del sacrificio possa prendere il loro posto, cioè che possano essere trasformate in Ostia della Salvezza. Le specie sacramentali rendono l’offerta di Cristo un sacrificio visibile; esse formano il rivestimento sensibile, percepibile, sotto il quale vengono offerti il Corpo e il Sangue di Cristo. – Il Corpo di Cristo, una volta immolato in modo cruento, e il Sangue di Cristo, una volta versato fino alla morte sulla Croce, e di conseguenza tutto Cristo, una volta sacrificato sul Golgota, con il sacrificio del Suo Corpo e il versamento del Suo Sangue (Eb 10,10; 9,12), è anche il dono o l’oggetto del nostro sacrificio incruento sull’altare.

Un’offerta sacrificale più elevata, più santa, più preziosa di Cristo Signore, non può essere né presentata né immaginata. Possedere una Vittima Sacrificale così gloriosa è per noi una grazia inestimabile e ci conferisce un’indicibile dignità.

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