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La strana battaglia sull’udienza del Papa a James Martin

Pensieri e Voce04 Marzo 2020
Testo dell'audio

C’è una strana battaglia in corso sui media cattolici americani intorno a padre James Martin, Societas Jesu, il più noto attivista LGBT all’interno della Chiesa cattolica, e la sua udienza dal Pontefice. Un paio di settimane fa il Pontefice ha ricevuto un gruppo di vescovi USA in visita ad limina, e secondo la Catholic News Agency diversi vescovi presenti all’incontro hanno riferito all’agenzia che oltre a parlare di Amazzonia e di ideologia di genere, Papa Francesco ha accennato al suo incontro del 30 settembre con Martin. Un vescovo ha detto che l’atteggiamento del Papa era molto chiaro, che era molto dispiaciuto per l’intera questione dell’udienza, e per come era stato utilizzato il loro incontro. Era molto espressivo, sia nelle parole che nel volto – la sua ira era molto chiara, si sentiva usato”, ha detto il vescovo alla CNA.

Non abbiamo certo bisogno di spiegare molto chi sia padre Martin. Il gesuita ha incontrato papa Francesco poco dopo che l’arcivescovo Charles Chaput, in un commento del 19 settembre, ha criticato “uno schema di ambiguità” presente nell’opera di Martin, che, secondo Chaput, “tende a minare i suoi obiettivi dichiarati, alienando le persone dal sostegno di cui hanno bisogno per un’autentica fioritura umana”. “Trovo necessario sottolineare che padre Martin non parla con autorità a nome della Chiesa, e mettere in guardia i fedeli da alcune delle sue affermazioni”, ha aggiunto Chaput. L’arcivescovo – che nel frattempo il Pontefice si è affrettato a sostituire per raggiunti limiti di età, si riferiva al fatto che Martin in buona sostanza difende lo stile di vita omosessuale, attività sessuale inclusa. Il che è contro le Scritture, il Catechismo e l’insegnamento di sempre della Chiesa.

L’incontro tra Martin e il papa stato interpretato dalla stampa amica di Martin come risposta al commento di Chaput. L’incontro si era svolto in una biblioteca papale normalmente riservata ad un pubblico di alto livello. “Scegliendo di incontrarlo in questo luogo, papa Francesco stava facendo una dichiarazione pubblica. Per certi versi, l’incontro è stato il messaggio”, ha riferito America Magazine dell’incontro. America Magazine è la rivista ultra-progressista dei gesuiti americani, di cui Martin è editor at large.

Inoltre, un vescovo ha detto alla CNA che Papa Francesco ha detto di aver “chiarito il suo disappunto” sul modo in cui l’incontro è stato interpretato da alcuni giornalisti. “Ci ha detto che la questione è stata trattata; che padre Martin ha avuto un “colloquio con i superiori” e che anche i suoi superiori gli hanno parlato e gli hanno chiarito perfettamente la situazione”, ha detto un altro vescovo. “Non credo che vedrete la sua foto con il papa sulla prossima copertina del suo libro”, ha concluso.

Ma naturalmente i progressisti USA non potevano accettare una cosa del genere. E mentre un vescovo – progressista – affermava che il Pontefice non era sembrato arrabbiato con Martin, il National Catholic Reporter, l’altro organo del progressismo cattolico americano, si affannava a dire che il papa non era seccato con Martin, e che la colpa era tutta dei giornalisti della CNA, che avevano lavorato a Denver e con Chaput, e scrivevano anche per un sito cattolico conservatore, First Things…L’editoriale si concludeva con un attacco a siti web cattolici accusati di “omofobia”. Questi sono i cattolici progressisti, dialoganti e misericordiosi americani, bellezza.

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