La sofferenza della perseveranza

Nei momenti difficili della nostra vita, capiamo quanto è difficile perseverare. Ci sembra semplice perseverare quando tutto va bene, quando il nostro stato fisico ed emotivo è ottimale. Allora, è molto facile essere ottimisti, è molto facile dare consigli a persone che non riescono a tenere la via buona, è molto facile parlare quando non si prova la sofferenza che viene da certe situazioni che siano esse di tipo fisico o emotivo. Perseverare nella via buona è in realtà molto difficile, a volte proibitivo, proprio perché viviamo in un contesto che spesso ci porta da tutt’altra parte. Non dobbiamo compiacerci di questo, dobbiamo soltanto accettare che siamo esseri fragili, esseri che cadono molto facilmente, esseri che senza l’aiuto di Dio sono praticamente persi.
Tra le realtà in cui è più difficile perseverare, c’è quella della malattia, che sia essa fisica o psicologica. La malattia veramente ci prova, ci fa sentire abbandonati, nella malattia è difficile perseverare nella preghiera e nell’abbandono a Dio. Eppure proprio in questi momenti, nei momenti in cui la perseveranza è vera sofferenza, io penso che Dio moltiplica per 1000 tutti gli sforzi che facciamo per cercare di rimanere fedeli a lui. Quando si parla con persone che soffrono bisogna avere un grande tatto e una grande comprensione, perché spesso le sofferenze in cui queste persone sono immerse sono così intense che è veramente difficile tirarsene fuori. Solo Dio può aiutarle.