La Santa Messa è un sacrificio

LA SANTA MESSA E’ UN SACRIFICIO VERO E PROPRIO
Il Concilio di Trento insegna che la santa Messa è un sacrificio vero e proprio. Questo è un dogma di fede, de Fide, che viene definito dal Concilio di Trento con le parole seguenti (7): “Se qualcuno dicesse che nella Messa non venga offerto a Dio un sacrificio vero e proprio, Sia Anatema” (Trento S. XXII Canone 1).
Questo dogma si basa su diversi passi della Sacra Scrittura. Ne citeremo solo due: il primo dall’Antico Testamento, il secondo dal Nuovo.
Il primo passo si trova nel libro di Malachia 1,10: “Non mi compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto l’offerta delle vostre mani! Poiché dall’oriente all’occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura…”
(2) Qui Dio parla dell’abolizione del culto sacrificale degli ebrei che viene sostituito da uno nuovo. Questo è la Santa Messa, perché essa è in ogni luogo ed è una oblazione pura in quanto l’offerta e il sacerdote di questo culto sono nostro Signore Gesù Cristo.
Il secondo passo si trova nel Vangelo di San Luca nel racconto dell’ultima Cena. Questo passo – o piuttosto paio di passi – esprime la natura sacrificale del dono di Se Stesso da parte di Gesù Cristo nelle parole “Corpo che viene dato per voi” e “Sangue che sarà versato per voi” (Luca 22, 19-20).
IL SACRIFICIO DELLA MESSA E’ QUELLO DEL SACRIFICIO DELLA CROCE
Dunque la Santa Messa è un sacrificio; ma in cosa consiste questo sacrificio? Il Concilio di Trento insegna che il Sacrificio della Messa è quello della Croce. Questo è un ulteriore dogma della Fede che viene definito nel Concilio con le seguenti parole (8): “Infatti è una sola e medesima vittima e Colui Che ora offre il sacrificio per il ministero dei sacerdoti è Quello Stesso Che Si offrì allora sulla croce, essendo differente soltanto la maniera di offrire” (Trento S. XXII Cap. 2).
Procediamo adesso ad esporre brevemente questo dogma. La Vittima sulla Croce era Gesù Cristo; la Vittima offerta nella Santa Messa è altrettanto Gesù Cristo, ossia sotto l’apparenza del pane e del vino. Il sacerdote che la offrì sulla Croce era Gesù Cristo; il sacerdote che la offre nella Santa Messa è altrettanto nostro
Signore Gesù Cristo, ossia tramite il celebrante.
Nella Santa Messa c’è dunque la stessa Vittima del Calvario e lo stesso Sacerdote del Calvario. La stessa Vittima, lo stesso Sacerdote: lo stesso Sacrificio. Quindi il Sacrificio della Messa è il Sacrificio del Calvario. Solo la maniera di offrire è diversa: sulla Croce il Sacrificio era cruento; nella Santa Messa è invece incruento.
IL SACRIFICIO DELLA MESSA CONSISTE SOLO NELLA CONSACRAZIONE
Se questo non è dogma, è l’opinione comune dei teologi, compreso San Tommaso d’Aquino. Ma come dobbiamo intenderla? La morte del Signore è avvenuta per mezzo della separazione del suo Sacratissimo Corpo e del suo Preziosissimo Sangue. Questa morte, questa separazione, è resa presente nella Santa Messa durante la Consacrazione, tramite la Consacrazione separata del pane e del vino. Nella Santa Messa il Corpo ed il Sangue del Signore vengono separati: così la sua Morte, il Suo Sacrificio, il Sacrificio del Calvario viene reso presente.
San Gregorio Nazianzeno (Epistola 161) dice che il sacerdote separa con taglio incruento il Corpo e il Sangue del Signore, usando la voce come una spada.
Paragoniamo brevemente questa dottrina con quella di Martin Lutero.
- Egli mantiene il concetto di Presenza Reale;
- Ma la intende in modo sbagliato, secondo la tesi della consustanziazione, come abbiamo visto prima;
- Afferma che la Presenza Reale sussiste solo durante la Messa;
- Quanto all’essenza della Santa Messa, nega che essa sia un Sacrificio. Dice che non c’è che un Sacrificio, quello della Croce; per questo nega che la Santa Messa sia un Sacrificio, perché sarebbe un altro oltre a quello della Croce. Anche la Chiesa Cattolica insegna che non c’è che un Sacrificio, quello della Croce; ma insegna pure che questo Sacrificio, come abbiamo visto, è proprio quello della Santa Messa. Dunque, la Santa Messa non è un Sacrificio ulteriore rispetto a quello della Croce;
- Martin Lutero sostituisce la Santa Messa con un servizio liturgico che chiama “La Cena”;
- Nomina il celebrante, che ritiene privo di potere sacramentale, un mero “presidente”.
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(7) Si quis dixerit, in Missa non offerri Deo verum et proprium sacrificium…Anathema Sit.
(8) Una enim eademque est hostia, idem nunc offerens sacerdotum ministerio, qui se ipsum tunc in cruce obtulit, sola offerendi ratione diversa.