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La fede raccontata dagli ex-voto

Storia23 Giugno 2018
Testo dell'audio

L’arte della ceramica a Deruta è molto antica: si era sviluppata sicuramente già intorno all’anno Mille. Dopo il 1500 aumentò la realizzazione di soggetti icononografici sacri attraverso questa forma artistica e nel 1657, nei pressi di Deruta, avvenne il primo miracolo, che inaugurò la tradizione degli ex-voto in ceramica.

 

Il primo miracolo

Nel 1657 Cristoforo da Casalina, frazione di Deruta, di mestiere trasportava merci. Un giorno si stava recando alla fiera, così da ricavare il necessario per vivere. Aveva lasciato la moglie a casa molto malata e inferma, quasi morente. Durante il tragitto presso una fonte vide un piccolo coccio per terra. Osservandolo bene, vi scorse effigiata l’immagine della Madonna con Gesù bambino. Deprecando una così triste collocazione di quella piccola immagine sacra, la raccolse da terra e la pose tra i rami di una antica quercia che cresceva lì vicino, dandole così un posto più decoroso. Compiuto ciò, proseguì per la sua méta e dopo aver svolto le sue attività economiche riprese la strada di casa. Quando arrivò, trovò la moglie totalmente guarita, ogni dolore era scomparso e stava lavorando alle faccende di casa. Cristoforo tornò a ringraziare la Vergine Santissima e tuttora si può ammirare il primo ex-voto in ceramica, che narra del miracolo ricevuto da sua moglie.

Da quel momento iniziò una fortissima devozione verso quella piccola immagine mariana collocata tra i rami della quercia e venne quindi realizzata una prima edicola sacra, inglobante lo stesso albero; questa stessa edicola costituisce ora l’altare maggiore del Santuario, chiamato Madonna dei bagni, che sorse poi intorno ad essa, ancora oggi ammirabile. Nel corso di quasi quattro secoli tantissimi sono stati i miracoli compiuti dalla Vergine Santissima, venerata nel Santuario anche con il titolo Madre della Santa Speranza.

 

 

Testimonianze di fede

Alcuni dei più recenti grandi miracoli sono due guarigioni da malattie molto gravi, una relativa ad un giovane della città di Praga, ormai infermo, alla cui madre venuta a Roma fu consigliato di recarsi in pellegrinaggio e qui, mentre pregava, ha ottenuto immediatamente il miracolo per suo figlio. L’altro miracolo è la guarigione di una persona di Roma gravemente malata: il male è scomparso poco prima dell’intervento chirurgico, cui si sarebbe dovuta necessariamente sottoporre.

Ancora: l’ennesimo miracolo è stato ricevuto da una donna anziana, claudicante da moltissimo tempo, la quale voleva per fede e devozione alla Vergine partecipare alla processione al Santuario, sconsigliata da tutti: non solo è riuscita a percorre tutto il lungo percorso della processione, ma il giorno dopo si è svegliata totalmente guarita.

La festa del Santuario è il martedì dopo Pasqua e, fino a non molto tempo fa, avevano luogo processioni dai paesi vicini, cioè da Casalina, Ripabianca, Papiano, Deruta e S. Nicolò di Celle, processioni che terminavano al Santuario con la celebrazione del Santo Sacrificio della Messa.

Tutto questo costituisce un’altra meravigliosa testimonianza della profonda fede e della devozione, che in Umbria, a poca distanza dalla Sede di S. Pietro, hanno attraversato i secoli e sono giunte fino a noi, ricordandoci le nostre fondamentali radici cristiane.

 

Questo testo di Leonardo Lolli è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. E’ possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it

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