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Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte V)

Liturgia28 Ottobre 2021
Testo dell'audio

L’altra questione molto discussa è praticamente di maggiore importanza, vale a dire, se gli effetti del Sacrificio della Messa considerati per quanto riguarda la sua estensione, cioè, in relazione ai partecipanti, possano essere illimitati, o piuttosto, al contrario, limitati e ristretti. Qui dobbiamo fare una distinzione. I fedeli che partecipano personalmente e attivamente al Sacrificio, cioè che vi assistono devotamente e si uniscono alla celebrazione, ottengono così uno speciale frutto sacrificale. Questo frutto, ottenuto mediante la partecipazione al Sacrificio, è, come universalmente ammesso, di estensione illimitata, ed è applicato indistintamente, senza diminuire, a tutti i presenti, per quanto numerosi possano essere. Se ci sono molte o poche persone riunite intorno all’altare, ciascuno riceve intatto il tutto e pieno frutto della grazia, corrispondente al suo zelo, alla sua intenzione, devozione e pietà.

Quando diversi sacerdoti concelebrano, cioè consacrano la stessa specie sacrificale, come è il caso per l’ordinazione dei sacerdoti e la consacrazione dei vescovi, non abbiamo in realtà un solo sacrificio; perché ciascuno dei sacerdoti celebranti compie un vero atto sacrificale e, di conseguenza, ogni atto sacrificale porta un frutto del tutto equivalente a quello che ne deriverebbe se avesse celebrato la Messa da solo.

La questione che ora impegna la nostra attenzione, si riferisce ad un altro frutto, vale a dire, a quel frutto che, per speciale applicazione del sacerdote, è impartito a una o più persone particolari. La domanda è, se il Sacrificio della Messa, quando è offerto per molti, impartisce a ciascuno l’intero frutto, ovvero, tanto frutto quanto avrebbe procurato a un individuo, se fosse stato offerto per lui solo, – oppure il frutto sacrificale concentrato e circoscritto, diviso tra i molti, diventa proporzionalmente inferiore per ogni singolo partecipante, tanto maggiore è il numero di coloro per i quali il Sacrificio è particolarmente offerto? Alcuni teologi dei tempi antichi, e più ancora di recente data, rispondono alla prima questione in senso affermativo e alla seconda in senso negativo, ovvero, essi affermano, ma probabilmente senza prova concreta, che un’ampia e illimitata efficacia del Sacrificio viene applicata a molti.

La maggioranza dei teologi, al contrario, sostiene, con pieno diritto, che il frutto della Messa viene diviso tra molti individui e diventa così proporzionalmente minore per ciascuno, maggiore è il numero dei partecipanti per i quali viene offerto. Per sua natura la Messa potrebbe, tuttavia, mostrare un’efficacia ampia e illimitata, se fosse stato così ordinato da Cristo; dato che essa dipende interamente dalla volontà di Cristo. Ma che Cristo abbia impartito al Sacrificio Eucaristico una tale efficacia, non può essere dimostrato.

L’opinione e la pratica della Chiesa, così importante in tali questioni, è piuttosto il contrario. Per secoli, sì, dai tempi apostolici, la Chiesa approva e incoraggia l’usanza di offrire la Messa specialmente per i singoli. Ora, sembrerebbe evidentemente favorire una pratica poco saggia e controproducente per i fedeli, se la Messa potesse procurare per centinaia e migliaia, sì, per tutti, gli stessi grandi vantaggi, tanto per molti quanto per un solo individuo. Con la speciale richiesta a favore dei singoli, un’immensa quantità di frutti verrebbe persa per il resto dei fedeli, che, senza motivo, sarebbe escluso da questo guadagno.

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