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Il segno della croce (Parte II)

Liturgia11 Aprile 2019
Testo dell'audio

La Croce è fonte di tutte le grazie e benedizioni, come anche arma e difesa contro il nemico; infatti, essa è il glorioso segno della vittoria di Cristo sul peccato, sulla morte e sull’inferno. Perciò la Chiesa prega: “Per il segno di croce liberaci, oh Dio, dai nostri nemici!” E ordina agli spiriti maligni: “Guardate la Croce del Signore, fuggite voi potenze dell’inferno, perché il Leone della tribù di Giuda ha vinto su di voi!

Questa forza superiore, da sempre attribuita al segno di croce, non si basa unicamente, o particolarmente, sulla fede o sulla fiducia con cui viene fatto, ma anche e soprattutto perché Dio ha così ordinato, ad onore e per i meriti del Crocifisso, conferendo al segno di croce tanta salutare efficacia.

Questa efficacia è certamente più grande e più sicura se esso è eseguito con un sentimento di fede e di pietà, con raccoglimento dello spirito e cuore devoto, con amore per il Crocifisso e confidenza nei meriti della morte di Cristo sulla croce. Certamente, è altamente conforme all’evento che il Santissimo Sacrificio abbia inizio con un altrettanto atto significativo qual è il sacro segno di croce.

Implorando il Dio Uno e Trino, il sacerdote si fa il segno di croce per manifestare con parole e gesti, che egli “nel Nome”, cioè per incarico, con mandato e con l’aiuto della grazia, come anche in onore e glorificazione “del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, vuole celebrare la Messa.

La misteriosa rappresentazione e rinnovamento del Sacrificio della Croce è – contemporaneamente – rifugio e protezione contro le insidie di satana, sicché il segno di croce intende anche impetrare aiuto e assistenza dall’alto per una devota celebrazione di questo Santo Sacrificio.

La breve parola conclusiva “Amen” assume qui un doppio significato: da una parte esprime il desiderio che le preghiere, già presenti e pronunciate nel farsi il segno di croce, possano essere esaudite; d’altra parte rinforza e sigla il buon sentimento, ad onore della Santissima Trinità, suscitato dalle parole pronunciate nel fare il segno di croce.

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