Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XII

Per crucem ad lucem – la via della Croce conduce alle gioie della vittoria; attraverso la miseria e la morte viene raggiunto il trionfo. Come nella vita terrena di Cristo, così nella vita della Chiesa predominano il combattimento e la fatica, il dolore e la sofferenza; ma proprio come Cristo, anche nei giorni della Sua umiliazione e nascondendo la Sua divinità sotto la forma di un servo, ha rivelato il suo potere e la gloria divina, così anche nella storia della Chiesa non mancano brillanti vittorie militanti e trionfi gloriosi.
Da quando il giudizio è stato emesso sul mondo e il principe del mondo è stato scacciato (Gv 12, 31), la Chiesa è e rimane, anche in catene e in mezzo all’oppressione, il potere morale dominante del mondo. Ma come la Chiesa non è un regno di questo mondo, così anche i suoi combattimenti, le sue vittorie e i suoi trionfi non sono di carattere terreno. Essa combatte e conquista, come ha fatto Cristo, con l’apparente follia e debolezza della Croce; con apparenti sconfitte raggiunge il trionfo, – e tutte le volte che il mondo eleva il suo canto funebre, Essa alza di nuovo la testa, trionfante nella gioiosa coscienza della sua vita imperitura, e guardando dall’alto in basso i suoi nemici e persecutori che si ammucchiano nella polvere, ogni volta intona esultante il suo cantico di ringraziamento: “Cantiamo al Signore; perché si è mostrato grandemente glorioso: ha precipitato in mare il cavallo e il cavaliere!” (Es 15, 1). –
La gloria delle vittorie della Chiesa consiste qui sulla terra principalmente nella sua indistruttibile durata nonostante gli assalti e le persecuzioni di tutte le epoche, nella sua inesauribile pienezza di vita interiore e di potere di santificazione, nella sua crescita e sviluppo esteriori, nella sua sovranità sui cuori, nel conferimento di benedizioni spirituali e consolazioni celesti, nella promozione del benessere temporale e della vera felicità dell’umanità. La vittoria completa, il trionfo eterno, la pienezza della gloria, secondo la promessa divina, è la sorte della Chiesa solo al di là di questo mondo, nella prossima vita, nella Gerusalemme celeste.
Quaggiù la Chiesa si gloria solo nella Croce del suo Signore Gesù Cristo (Gal 6, 14), e non conoscerà altro che Gesù Cristo e Lui crocifisso (1 Cor 2, 2). Ma poiché adora e predica, sacrifica e dispensa Gesù Cristo crocifisso, è suo dovere nella sua vita e nel suo operare anche imitare, ritrarre e rappresentare Lui crocifisso. La gloriosa storia del martirio della Chiesa testimonia che i cristiani, con pace e mitezza celesti, con calma rassegnazione e volto allegro, con grande coraggio incrollabile, sì, spesso anche in mezzo a raffinate torture e tormenti spaventosi, proruppero in inni di lode e di ringraziamento, stimandosi felici di poter subire oltraggi e persecuzioni per il nome di Gesù.