< Torna alla categoria

Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio -Parte VII

Liturgia29 Dicembre 2022
Testo dell'audio

La Santa Messa non è solo una scuola che ci dirige e ci incita alla pratica delle diverse virtù, è
anche una fonte inesauribile dalla quale sgorga la grazia e la forza necessarie per condurre la vita di
sacrificio ingiunta alla Chiesa militante e ai suoi figli fino alla fine del pellegrinaggio terreno, quando
ogni dolore sarà trasformato in gioia, e il breve combattimento sarà seguito da un trionfo eterno in
cielo.
Fino alla fine dei tempi, come dice sant’Agostino (De Civitate Dei 1. 18, c. 51), la storia della
Chiesa oscillerà tra la “persecuzione del mondo e le consolazioni di Dio”; durante i secoli la Chiesa
continua quaggiù il suo pellegrinaggio, rallegrandosi nella speranza e paziente nelle tribolazioni (Rm
12, 12) – fino a quando le miserie di questa vita sono terminate. Essa vive sempre una vita di
sacrificio, sin dall’inizio brilla nel colore del sacrificio; poiché il suo abito è rosso, e i suoi indumenti
sono come quelli indossati da coloro che pigiano nel torchio (Is 63, 2). – La vita di sacrificio della
Chiesa si rivela principalmente in un duplice aspetto – il sacrificio dell’amore e il sacrificio della
sofferenza.
Mentre Gesù era addormentato nella morte sulla Croce, la Chiesa uscì dalla ferita aperta del Suo
cuore trafitto: essa ha poi ereditato dal suo Divino Sposo, come il suo più bel ornamento nuziale,
quell’eccesso di amore e di sofferenza, che ha animato e inondato il Cuore divino di Gesù alla Sua
morte. Il giorno del suo sposalizio con il Figlio Crocifisso di Dio, la Chiesa fu adornata sul Calvario
con una corona nuziale di spine, e velata nella veste festosa del sacrificio. Questi sono i suoi
ornamenti da sposa che non metterà da parte, fino a quando non avrà completato il suo percorso di
sacrificio attraverso il tempo cupo e triste, e avrà raggiunto la luminosa e felice eternità, dove
finalmente le nozze celesti saranno definitivamente celebrate nella gloria imperitura e con inni di
vittoria senza fine.
“Gesù è andato dappertutto facendo del bene e guarendo” (At 10, 38) – queste parole
comprendono l’intera vita terrena di nostro Signore; esprimono anche l’azione ed il servizio della
Chiesa, che non è altro che Cristo che continua a vivere ed operare attraverso il Suo organo
rappresentativo. Come il Redentore, la Chiesa è anche “un’immagine della bontà divina” (Sap 7, 26),
dell’amore misericordioso e comunicativo di Dio. Quel grande cantico d’amore – dell’amore più puro,
nobile e generoso – che è stato intonato sulla Croce dal Salvatore, risuona nella Sua Chiesa in tutti i
tempi e paesi. Lo spirito del Signore continua ad aleggiare sulla Chiesa; Egli l’ha consacrata e l’ha

mandata ad annunciare la lieta novella ai poveri e a guarire i contriti di cuore (Lc 4, 18). Come è
naturale per il sole dare luce e calore, così la missione peculiare della

Da Facebook