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Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte IX

Liturgia11 Maggio 2023
Testo dell'audio

La vita sacrificale della Chiesa può assumere forma e manifestarsi solo nei suoi
membri, i singoli fedeli. Ma la vita e le azioni dei figli di Dio porteranno il carattere del
sacrificio ad un grado tanto più alto, quanto più saranno riempiti e penetrati dallo spirito di
Cristo e della Sua Chiesa, ovvero, quanto più virtuosi, perfetti e santi saranno. La santità
consiste essenzialmente nell’intenzione e nella volontà di sacrificarsi, nel sacrificio e nella
sofferenza. Senza lo spirito del sacrificio la perfezione e la santità non possono essere
raggiunte, né conservate, né aumentate. Per quanto varia sia la vita interiore ed esteriore dei
Santi di Dio, tutti concordano sul fatto che tutta la loro vita e le loro azioni portano il carattere
del sacrificio, il marchio del sacrificio di sé.

L’immensa moltitudine dei Santi è composta da martiri e confessori. I martiri si sacrificarono
una volta, in quanto “imitarono Cristo nella loro morte, versando il loro sangue per Lui”; i
confessori si sacrificarono in modo incruento, ma innumerevoli volte, nella pratica eroica di
tutte le virtù e nel costante adempimento di tutti i doveri del loro stato e della loro chiamata,
fino a quando si addormentarono nella pace del Signore.

Entrambi, quindi, – martiri e confessori – per amore di Cristo erano pronti a morire ogni
giorno, e sono stati considerati come pecore da macello (Rm 8, 36). Essi sono tutti figli della
Santa Chiesa; perciò il Venerabile Beda esclama: “O Madre veramente benedetta, che si
adorna del sangue glorioso dei martiri vittoriosi e veste l’immacolata purezza dei puri
confessori! Per la sua corona non vuole né rose né gigli”.

Il sacrificio di sé era la vocazione e l’ufficio, la vita e la morte degli Apostoli: essi hanno
lasciato tutto per diventare tutto a tutti e per ottenere tutto a Cristo; come il loro Divino
Maestro, hanno dato la vita per i fratelli e coltivato la Chiesa col loro sangue.

L’esercito dei martiri risplende nel sangue dell’Agnello e nel proprio – Martyrum
candidatus exercitus. I martiri hanno trionfato su tutte le debolezze umane e su tutte le
malvagità e crudeltà umane e diaboliche, in quanto hanno attraversato grandi tribolazioni e
confessato Cristo nella vita e nella morte, e si sono sacrificati per il nome di Gesù, affinché

dal loro sangue potesse scaturire abbondante seme cristiano, e maturasse un abbondante
raccolto per i granai del Padre celeste.

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