Il Sacro Cuore di Gesù

La Chiesa dedica il mese di giugno al Sacro Cuore di Gesù, che evoca devozione verso l’amore incommensurabile e incessante di Dio. Tale amore si esprime perfettamente nella morte di Cristo sulla Croce, che è per noi sempre nuova nel Sacrificio Eucaristico. Infatti, l’immagine fondamentale del Sacro Cuore è il crocifisso, che ritrae il Cuore trafitto di Gesù dopo la Sua morte in Croce.
Amore e riparazione
La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha una moltitudine di espressioni, ciascuna delle quali presenta una duplice dimensione: 1) il nostro ardente amore di Dio per ricambiare quello, incommensurabile, che Lui ha per noi e 2) la nostra riparazione per le negligenze, l’ingratitudine ed il disprezzo che noi e gli altri abbiamo mostrato verso Cristo sulla Croce.
Il frutto del sacrificio sul Calvario si rinnova sempre per noi quando viene offerta la Santa Messa sull’altare della nostra chiesa parrocchiale o della cappella degli istituti cattolici. Il Crocifisso ci lascia davanti agli occhi la realtà dell’azione che si svolge sull’altare e la realtà contenuta nel tabernacolo ovvero il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Cristo versati per tutti gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo. Anche il fine verso cui la devozione al Sacro Cuore di Gesù tende è sempre duplice.
Con troppa facilità diamo per scontato il più grande tesoro che abbiamo ovvero l’incommensurabile amore di Cristo per noi nel Santissimo Sacramento, cui ci avviciniamo in modo incurante e freddo o ignorando la Reale Presenza di Cristo con noi nel tabernacolo. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è un forte antidoto a tutto questo.
Forme di devozione
Fondamentale per la devozione è la contemplazione dell’immagine del Cuore di Gesù, trafitto al momento della morte di Cristo sulla Croce, segno dell’amore incommensurabile e senza fine di Dio per noi.
Grazie all’apparizione di nostro Signore a santa Margherita Maria Alacoque dal 27 dicembre del 1673 fino a giugno 1675, si sono sviluppate molte altre espressioni di devozione al Sacro Cuore: la Messa del Primo Venerdì e la Comunione di Riparazione, l’Ora Santa la sera del giovedì prima del Primo Venerdì in memoria dell’Agonia di Nostro Signore nel Giardino del Getsemani; la celebrazione annuale della Solennità del Sacro Cuore di Gesù e la Consacrazione al Sacro Cuore con l’Incoronazione della Sua immagine.
Ciò che si deve notare ancora una volta è che la devozione al Sacro Cuore di Gesù non comincia con le apparizioni di Cristo a santa Margherita Maria. Ovviamente l’inizio della devozione si trova nella presenza della Santa Madre e di San Giovanni Apostolo ai piedi della Croce, quando il soldato Romano Longino trafisse il Cuore di Gesù, appena spirato. Nei testi delle Sacre Scritture, che fanno riferimento al Sacro Cuore di Gesù ed al Suo desiderio di rendere simili i nostri cuori al Suo nell’amore, ciò è presagito.
Incoronazione del Sacro Cuore di Gesù
Al momento dell’Incoronazione i membri di una famiglia o di una istituzione dichiarano Cristo Re e pongono i loro cuori completamente nel Suo Cuore amorevole. Chiaramente, è un’azione singola e solenne, però coinvolge implicitamente il nostro stesso modo di vivere.
L’Incoronazione non significa soltanto appendere un’immagine del Sacro Cuore di Gesù sulla parete di casa o di un istituto oppure mettere una statua del Sacro Cuore di Gesù su un nobile piedistallo. L’Incoronazione fisica nella casa o nell’istituto è piuttosto simbolo dell’Incoronazione spirituale giornaliera di Cristo Re nel cuore, dove Egli regna con il Suo amore misericordioso.
Per celebrare in modo appropriato l’Incoronazione, è importante preparare per alcune settimane i membri della famiglia o dell’istituto cattolico. Di solito, la preparazione diventa particolarmente intensa nei tre giorni precedenti l’Incoronazione.
Il Triduo
La preparazione immediatamente precedente l’Incoronazione del Sacro Cuore di Gesù consiste in tre giornate, un triduum di preghiere speciali, durante il quale riflettiamo sulla venuta di Cristo nel mondo a Betlemme, la sua vita in casa a Nazareth con la Sacra Famiglia e le sue visite a casa dei suoi amici Marta, Maria e Lazzaro a Betania.
Ogni giorno del triduo, i membri della famiglia o dell’istituto si riuniscono per ascoltare una lettura tratta dal Vangelo e per recitare una decina del Rosario, le Litanie del Sacro Cuore di Gesù ed una preghiera per chiedere la grazia di prepararsi bene all’Incoronazione. Si raccomanda inoltre, se possibile, a coloro che incoroneranno l’immagine del Sacro Cuore di prender parte alla Santa Messa e ricevere la Santa Comunione ogni giorno del triduo di preparazione e nel giorno dell’Incoronazione.
L’Incoronazione
L’Incoronazione potrebbe essere svolta dal parroco o dal diacono o da un genitore o anche da un altro adulto.
Il rituale comincia con un’introduzione, per spiegare il profondo significato dell’atto di Incoronazione. È seguito dalla preghiera del Credo degli Apostoli come atto di fede e riparazione. Poi viene fatta una lettura tratta dalle Sante Scritture ed una breve omelia o riflessione.
Poi l’immagine, se ancora non fosse stato fatto in precedenza, viene benedetta dal parroco, incoronata e i membri della famiglia o dell’istituto si inginocchiano e svolgono l’Atto di Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù. Le Intercessioni Generali e la preghiera del Salve Regina completano il Rito dell’Incoronazione. Se è presente un parroco, questi dà la benedizione finale. Altrimenti, il Rito viene concluso da tutti i presenti mediante il Segno della Croce.
Se non avete ancora incoronato l’immagine del Sacro Cuore di Gesù nella vostra casa, vi incoraggio a farlo ed a dedicarvi il mese di giugno.
Questo testo del Card. Raymond Leo Burke è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. E’ possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it