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Il Pio Monte della Misericordia

Tesori d'Italia27 Dicembre 2021
Testo dell'audio

Il Pio Monte della Misericordia viene fondato nel 1602 da sette nobili napoletani con lo scopo di svolgere opere di carità e di assistenza. Ancora oggi, quasi con le stesse regole del passato, prosegue il suo cammino con le stesse finalità. Nel 1658 il progetto della chiesa fu affidato a Cosimo Fanzago, ma questi era già impegnato in altri lavori nella stessa città di Napoli, per cui il primo gruppo di “associati” del tempo si rivolse ad un’altra grande personalità in campo artistico, l’ingegnere del Regno Francesco Antonio Picchiatti (1617-1694), ugualmente celebre ed apprezzato.

Conserva ancora oggi sull’altare maggiore della cappella uno dei dipinti più celebrati del Seicento: le Opere di Misericordia, dipinto noto soprattutto come Le Sette opere della Misericordia di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1607). Questo dipinto è stato definito come uno tra i capolavori del turbolento pittore, artista che in quel momento era in fuga da Roma dopo la condanna per l’omicidio di un certo Ranuccio Tomassoni.

Nel corso dei secoli il Pio Monte della Misericordia ha avuto uno sviluppo sempre più importante verso le fasce deboli della città e si è aperto sempre più alle nuove necessità. Oggi è un’associazione privata riconosciuta. Tra le diverse, attuali occupazioni vi è quella di sostenere organizzazioni sociali, che si siano distinte sul territorio per serietà ed impegno. Dal 2012 il Pio Monte della Misericordia si è reso così promotore di una rete, a cui hanno aderito diverse sigle, tutte con l’obiettivo di ottimizzare le risorse e rafforzare la ricaduta sul territorio. La rete cerca di provvedere a diversi bisogni sociali, quali, per esempio, i minori, i minori a rischio, i tossicodipendenti, i disabili, le famiglie disagiate, i malati terminali, i senza-fissa dimora e tante idee ancora stanno nascendo per sostenere altre tipologie di problematiche sociali. Inoltre vi sono ugualmente piccoli contributi a singoli progetti per i sostegni economici.

Il vasto patrimonio immobiliare che il Pio Monte della Misericordia possiede, permette di essere in grado di aiutare alcune associazioni di volontariato attraverso un comodato gratuito. Tra le più significative vanno ricordate La Scintilla onlus 1989, che assiste diversamente abili e malati di cerebrolesi e svolge diverse attività e specifici laboratori, anche in collaborazione con la struttura museale, la Casa di Tonia, che è stata concessa alla Curia arcivescovile di Napoli per l’accoglienza di donne-madri in gravi difficoltà economiche, la Fondazione Massimo Leone per il progetto di mini-alloggi per i senza fissa dimora, l’onlus Si Cambia, che ha come obiettivo principale quello di attivare percorsi di accompagnamento all’imprenditorialità e al lavoro per giovani disagiati.

 

Questo testo di Maurizio Burale è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it

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