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Il nostro Battesimo

Il viandante04 Settembre 2020
Testo dell'audio

Io naturalmente non ricordo il mio battesimo. Sarebbe strano se dicessi il contrario. Ho visto alcune fotografie che riguardano quell’evento risalente a oramai più di cinquant’anni fa. Certo non spesso riflettiamo su quanto importante è quel giorno per la nostra vita futura, perché in quel giorno i nostri genitori ci hanno regalato qualcosa che per loro è molto prezioso, il dono della fede. Alcuni dicono che bisognerebbe aspettare l’età adulta in modo da far scegliere liberamente la persona, ma in realtà i genitori già fanno delle scelte di vario tipo per noi quando noi siamo piccoli e nessuno afferma, per esempio, che bisogna aspettare l’età adulta per scegliere il proprio nome.

Il cardinale Carlo Caffarra, in una omelia per la festa del Battesimo nel 1996, diceva: “Prima di essere concepito sotto il cuore di una donna, ciascuno di loro è stato concepito nel cuore di Dio. Scelti in vista di che cosa? ad essere figli adottivi del Padre. Ecco la seconda grande benedizione con cui questi bambini saranno benedetti. Che mistero di incredibile grandezza! Oh sublime ed incomparabile dignità di questi piccoli! Fra pochi istanti, ciascuno di questi bambini saranno generati alla vita divina: saranno come dei, perché diventeranno realmente partecipi della vita divina. La loro persona possiede una tale dignità che l’intero universo vale meno di ciascuno di loro.

Finirà tutto, anche ciò che di più grande l’uomo ha creato: finirà la cupola di S. Pietro. Finirà tutto. Ma nessuno di questi piccoli finirà: ciascuno di essi è eterno. Scelti prima della creazione del mondo, generati alla vita divina, fra pochi istanti saranno redenti nel sangue di Cristo, nel quale abbiamo la remissione dei peccati secondo la sua infinita misericordia”. Sono parole di grande impegno per ciascuno di noi. Ecco, se ogni tanto ci capitasse di ricordare la dignità incomparabile di quello che abbiamo ricevuto e noi veramente fossimo in grado di capirne la profondità, forse la nostra vita sarebbe non dico migliore nel senso della minor sofferenza, ma certamente molto diversa.

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