Il Monismo

+ In nomine Patris et Filii et Spirtus Sancti. Amen.
Il monismo tra Dio e l’uomo viene elaborato nella direzione di tre monismi diversi:
a) Un monismo ontologico tra Dio e l’universo, dove l’universo viene considerato, in un certo qual senso, come divino; in altre parole si tratta del Panteismo;
b) Un monismo morale, dove il bene ed il male vengono considerati come parti integranti di un insieme più grande e più reale, per cui non si distinguono realmente, un monismo morale che viene considerato in ultima analisi come Dio stesso;
c) Un monismo logico, in cui il vero e il falso vengono conciliati tra di loro.
a) Il Monismo tra Dio e l’universo (Panteismo)
Bisogna rispondere a questo errore come abbiamo fatto all’errore del monismo tra Dio e l’uomo. La Fede insegna che Dio è Creatore: Credo in unum Deum, creatorem coeli et terrae. Dio è dunque interamente indipendente dall’universo, che Lui ha creato con un atto libero di volontà. Non è emanato da Lui secondo la Sua natura; non è giunto all’esistenza necessariamente.
La ragione ci insegna, inoltre, che il concetto di Dio è un concetto di un Essere essenzialmente trascendente.
b) Il Monismo morale
lI monismo morale concepisce il bene e il male come una sola cosa e ritiene che il male esista in Dio.
La Fede ci insegna invece che il bene e il male sono principi distinti ed opposti fra di loro: aderendo al bene l’uomo si salva e aderendo al male si danna.
La Fede insegna ugualmente che Dio è infinitamente buono, il Padre delle luci, Che, per citare di nuovo San Giacomo (1.13) ‘non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male’.
La ragione, secondo la dottrina di San Tommaso, insegna che il bene e il male non formano un’unica cosa, in quanto il bene è l’essere stesso ed il male ne è la privazione: ossia la privazione di un bene dovuto ad esso.
Il male non è in Dio, in quanto Dio è infinitamente e necessariamente buono. Come abbiamo detto delle altre perfezioni di Dio, cosi possiamo dire della Sua bontà: se non è buono, non è Dio.
c) Il Monismo logico
Il monismo logico pretende che il vero e il falso formino anch’essi un’unica realtà. La Gnosi sostiene questo, per esempio, nel suo sincretismo, sostenendo che tutte le religioni e filosofie siano uguali.
La Fede insegna, per contrasto, che il Vero ed il Falso sono opposti ed il Signore dice in Mt. 5.37 ‘Le vostre parole siano: sì, sì, no, no. Il resto viene dal maligno‘.
La ragione ribadisce che il falso è la negazione del vero. Come dice Aristotele (nella foto), è impossibile che la stessa cosa, nello stesso tempo e nello stesso modo, possa essere e vera e falsa. Questo è il principio di non-contraddizione, uno dei primi principi del pensiero e della metafisica. Come abbiamo visto nel caso della causalità, se noi rinunciamo a questi primi principi, rinunciamo alla stessa razionalità e alla possibilità stessa di intendere o di spiegare qualsiasi cosa.
Don Julio Meinvielle sostiene che l’assurdità del monismo logico – che il vero e il falso formino insieme un’unica realtà – è la conseguenza della teoria gnostica assurda che il mondo, l’uomo e Dio escano dal nulla.
Noi diremo piuttosto che corrisponde a tutte le assurdità insegnate dalla Gnosi: l’uscire dal nulla, la reincarnazione, lo sviluppo di Dio nel mondo, il panteismo, la riconciliazione pretesa tra il bene e il male. Nell’analisi finale il monismo logico è conseguenza della tesi fondamentale della Gnosi: che l’uomo può divenire Dio. L’irrazionalità di questa tesi deriva dalla ribellione della volontà contro la Verità. Questa tesi infatti è nient’altro che l’espressione definitiva di quella ribellione.
Conclusione
In conclusione, come abbiamo detto della conoscenza naturale di Dio in rapporto alla sua negazione ‘o Dio o l’assurdità radicale’, così possiamo dire anche della Fede in rapporto alla sua negazione, la Gnosi, la sua rivale perenne. Questo però non ci deve sorprendere, perché la Gnosi, essendo un sistema panteista, è anche una forma di ateismo.