Il Monismo – Modi

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Il Monismo si manifesta in tre modi.
a) Il Monismo ontologico
Il monismo ontologico è precisamente quello che abbiamo visto agli inizi dei tempi come implicito nell’autodivinizzazione dell’ uomo con le proprie forze ossia la pretesa che Dio e l’uomo condividano la stessa natura. Ciò si manifesta nella Chiesa odierna nel tacere la Grazia, che è l’unico mezzo per unire il mondo naturale e quello soprannaturale. Si tace la Grazia e si punta piuttosto su un amore indefinito e vago come chiave del Cielo.
Un esempio concreto è la concezione che nostro Signore Gesù Cristo si sia unito ad ogni uomo con la Sua Incarnazione, inteso come atto salvifico. Un altro esempio ne è la concezione che ci siano mezzi di verità e di santificazione fuori dalla Santa Chiesa Romana Cattolica.
b) Il Monismo morale
Il monismo morale dentro la Chiesa di oggi consiste nell’atteggiamento per il quale qualsiasi azione sia moralmente bene. Questo atteggiamento si manifesta nel tacere il peccato (soprattutto il peccato mortale) e l’Inferno: i fedeli non vengono più istruiti a confessarsi, soprattutto dopo il peccato mortale, ed a non ricevere mai la Santa Comunione in quello stato. Un peccato tipicamente taciuto è quello dell’impurità. Questo corrisponde alla predilezione della Gnosi per la sensualità e per il libertinismo [44].
Il monismo morale si manifesta ugualmente nell’analogo atteggiamento che vuole tutti gli uomini salvati, poiché Dio è ‘Amore’ o infinitamente misericordioso (escludendo la Sua infinita Santità e Giustizia).
c) Il Monismo logico
Il Monismo logico pretende che il Vero e il Falso possano coesistere. Supponendo che le dottrine tradizionali siano vere e quelle moderniste false, vediamo che il monismo logico ottiene in seno alla santa Chiesa cattolica di oggi il parroco, che sostiene dottrine come quella dell’Inferno, del Limbo, del Purgatorio, e quello invece che le nega; oppure, come abbiamo visto nei Sinodi dei Vescovi sul Matrimonio, un cardinale, che sostiene dottrine cattoliche sul matrimonio, adulterio, divorzio e la Santa Comunione, ed un altro invece che le nega.
Il monismo logico non solo sussiste nella Chiesa di oggi, ma rappresenta anche la posizione ufficiale della gerarchia contemporanea, che considera tutte e due le posizioni, quella ‘tradizionalista’ e quella ‘modernista’ (o progressista’), come valide e cattoliche..
Alcuni membri della gerarchia tentano persino di armonizzare le due posizioni, considerando l’una come ‘continuazione’ dell’altra; in realtà le due posizioni si escludono a vicenda ed è chiaramente impossibile vedere che il Vero diventi Falso, per quanto a lungo si aspetti.
Il monismo logico implica il disprezzo della verità oggettiva (ed il favore per la verità soggettiva). Questo disprezzo, nel caso della Fede, costituisce il disprezzo, oggigiorno comune, della Verità soprannaturale ed immutabile, che è il Dogma.
Quanto al Dogma si può replicare come segue:
I) C’è una realtà oggettiva.
II) Dio è quella realtà oggettiva in senso assoluto e definitivo.
III) La Fede costituisce la conoscenza di questa realtà.
IV) La Fede non dà la conoscenza perfetta di Dio, poiché solo Dio può avere una conoscenza perfetta di Sé stesso.
V) La Fede ci dà comunque una conoscenza certa di Dio, più certa dell’evidenza dei nostri sensi.
VI) La Chiesa ha il compito divino di insegnare questa realtà, queste realtà, queste verità, per la salvezza degli uomini, di tutti gli uomini di questa terra.
VII) L’esercizio di questo compito gode dell’infallibilità.
VIII) Le verità che la Chiesa insegna in questo modo sono, dunque, infallibili e si chiamano ‘Dogmi’. Chi li nega, si pone al di fuori della Chiesa: non è cattolico.
L’ Evoluzione
Il tipo di evoluzione gnostica, che si trova nella Chiesa odierna, è l’atteggiamento per il quale le Verità della Fede si possono cambiare attraverso il tempo: la Verità di Fede, ad esempio, per cui la Chiesa era l’unica arca di salvezza nel passato, ma che ormai non lo è più. La gran parte della Gerarchia e del Clero sembra credere che le Verità della Fede siano mutabili o almeno agisce e predica come se lo fossero.
Facciamo notare che questa posizione è solo sostenibile, se si intende ‘Verità’nel senso della scienza naturale: come espressione sempre più chiara di una realtà mutabile ed elusiva. Se si intende nel senso normale ed oggettivo, la posizione è evidentemente assurda.
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Osserviamo come gli elementi gnostici dell’autodivinizzazione dell’uomo, del triplice monismo, della tesi per la quale la Verità si evolve nel tempo, si trovano tutti nell’Ecumenismo falso o non-cattolico. Ricordiamo che l’Ecumenismo ha due sensi: un senso cattolico ed un senso non-cattolico. Il senso cattolico è il tentativo di convertire tutti all’unica vera Fede. Il senso non-cattolico è il tentativo di promuovere qualche bene spirituale o morale, tipicamente vago ed indefinito, tramite incontri tra cattolici e cristiani di altre confessioni o seguaci di altre religioni. Questo tentativo è sincretista ed, in quanto tale, tipico della Gnosi.
L’Ecumenismo non-cattolico cerca l’unione sulla base di ciò che accomuna. Per questo trascura la Grazia, la morale cattolica e le Verità cattoliche nel loro insieme. Trascurando la Grazia, però, favorisce il monismo ontologico (ossia il Panteismo); trascurando la morale, favorisce il monismo morale (ossia che il bene ed il male possano coesistere); trascurando la Verità, favorisce il monismo logico (che il vero ed il falso possano coesistere). Inoltre, esercitando il ‘Dialogo’, inteso come una ricerca infinita della verità (priva del principio di Iam satis est, come osserva Romano Amerio) esprime l’atteggiamento che la Verità si possa cambiare attraverso il tempo. Alla fine, non mettendo l’unico vero Dio nel centro dell’incontro e del mondo, per forza ci mette l’uomo.
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Concludiamo che la Nuova Religione che incontriamo oggi ha tratti sufficienti della Gnosi per chiamarsi ‘gnostica’. Più precisamente, si può chiamare ‘Neo-Gnosticismo’, perché questo è il termine che disegna quella mescolanza di dottrine cattoliche e non-cattoliche/gnostiche, in cui la Chiesa primitiva stava per disintegrarsi, prima di essere salvata da santi e dottori della Chiesa. Il fatto che venga riproposto oggi in una nuova forma giustifica il termine ‘Neo-Gnosticismo’.
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Ci sono due modi in cui l’uomo può provare a divinizzarsi: tramite la Fede cattolica o tramite la Gnosi.
La Fede cattolica insegna che si divinizza in questa vita mediante nostro Signore Gesù Cristo,cioè per mezzo della Grazia e dei Sacramenti, soprattutto il Battesimo e la Santa Eucarestia; non in virtù di pratiche magiche, bensì con la buona vita; non prendendo, bensì donando; non cercando sé stessi, bensì cercando Dio; non con la superbia, bensì con l’umiltà; non gonfiandosi, bensì annichilendosi; non tramite l’evoluzione, bensì tramite il progresso morale; non tramite l’Albero della Conoscenza del bene e del male (una conoscenza falsa, irrazionale e fantasiosa), bensì tramite l’Albero della Vita.
L’Albero della Vita è l’Albero della Croce ed il suo prolungamento nella santa Messa. E’ l’albero che ci protegge dal calore di questo mondo crudele sotto la sua ombra dolce e pacifica; che ci nutrirà con i suoi frutti sublimi nell’eterna beatitudine del Cielo: se prendiamo la nostra croce su di noi e seguiamo Nostro Signore come ci insegna, condividendo le Sue sofferenze quaggiù, per condividere la Sua Gloria in Cielo. Amen.
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[44] Raccomando a chi legge queste parole come qualcosa di nuovo ed ha peccato contro la purezza da solo o con un altro o a chi ha avuto a che fare con pratiche magiche di confessarlo quanto prima.