Il Canto Intermediario

La Chiesa ha assegnato al coro il compito di eseguire, in nome della congregazione, le varie parti [della S.Messa] che vanno cantate. Queste sono mirabilmente inserite nella liturgia della Messa perché il canto sacro è produttore di tanti salutari frutti. Esso rende più solenne e maestoso il culto divino, eleva la mente, stimola il cuore, intenerisce la disposizione, inclina alla devozione, suscita la pietà, porta alla mitezza e compunzione di spirito, muove alle lacrime e sveglia un desiderio di emendemento, mette ali all’anima che si eleva sopra la terra e tutto ciò che è terra per perdersi in celestiali meditazioni.
Sant’Agostino racconta l’impressione fortissima che gli fece nell’intimo il canto degli inni Ambrosiani: “Come ho pianto, O Signore, avvolto dagli inni e canti, commosso profondamente dalle voci della Tua dolce Chiesa melodiosa! Si versavano nelle mie orecchie— queste voci, e come gocce, la Tua verità penetrò nel mio cuore: il fervore della devozione si svegliò, le lacrime si liberavano, e quant’ero felice in quel momento!”3 3 S.Agostino. Confession. 1.9, c.6.