Il campanile della mia parrocchia

La mia parrocchia è una chiesa molto famosa, anzi una basilica, santa Maria in Trastevere. Non solo è una delle chiese più famose del mio quartiere ma è anche una delle chiese più famose e visitate nel mondo, per la sua storia, i suoi mosaici, e l’arte che è possibile ammirare all’interno. Io però, fisso spesso la mia attenzione su qualcosa che è all’esterno rispetto a chi guarda, il campanile su cui svetta un ritratto della Madonna che si può vedere dalla piazza. Devo dire, senza voler far passare questo come un atto di merito nei miei confronti, che ogni volta che passo per la piazza rivolgo un saluto alla Madonna dicendo alcune avemarie.
Questo perché io penso che da quella posizione la Madonna protegge il mio quartiere e la mia famiglia, e avrà visto tanti dei miei parenti, anche i parenti così lontano nel tempo che io non ho potuto conoscere, andare a pregare proprio in quella chiesa, rivolgere le loro orazioni per i propri cari, quindi indirettamente anche per me. La protezione per quei familiari lontani nel tempo ha voluto dire che anche io sto avendo una possibilità di vivere, quindi tutto è collegato, tutto è connesso. Ripeto, non manco mai di volgere il mio sguardo a Maria, uno sguardo alla madre celeste che mi fa sentire rassicurato, anche quando la vita sembra volermi spazzare via.
La preghiera alla Beata Vergine, è una preghiera che sgorga dal cuore, come le richieste alla nostra propria madre. E io penso che la Madonna e mia madre insieme vegliano su di me e cercano di farmi capire un po’ meglio come affrontare le tante prove, spesso durissime, che la vita mi presenta.