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I devoti al Sacro Cuore

Arte e Cultura08 Luglio 2021
Testo dell'audio

Malgiudicata e osteggiata, Margherita Maria Alacoque trovò nel suo direttore spirituale, il gesuita Claude de la Colombière (1641-1682) un supporto fondamentale. Le diede l’ordine di scrivere le sue esperienze mistiche in un’autobiografia, che ella accettò di redigere solo in virtù del voto di obbedienza. L’opera spirituale che emerse dall’attività dei due santi, ai quali si unirono i padri gesuiti Jean Croiset (1656-1738) e Pierre de Gallifet (1663-1749), incendiò il mondo, diffondendo un fertile culto che diede frutti straordinari. Fra questi, indubbiamente, la nascita di congregazioni, maschili e femminili, intitolate al Sacro Cuore di Gesù.

Nel 1765 la Congregazione dei riti affermò, contro quanti accusassero tale culto di essere idolatrico, che il Cuore carneo di Gesù era simbolo dell’amore e Pio VI (1717-1799), nella bolla Auctorem Fidei, confermò tale dichiarazione, notando che si adorava il Cuore «inseparabilmente unito con la Persona del Verbo».

Il 23 settembre 1821 il sacerdote francese André Coindre (1787-1826) radunò in un edificio di Lione una scuola con due insegnanti e otto ragazzi abbandonati e predicò loro un ritiro spirituale di sei giorni: il 30 settembre 1821, nel santuario di Notre-Dame de Fourvière, i docenti emisero la loro professione dei voti religiosi, dando formalmente inizio alla Congregazione. I Fratelli del Sacro Cuore si dedicano all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù, anche nelle terre di missione.

Nella cittadina di Bétharram, dipartimento dei Pirenei Atlantici, a pochi chilometri da Lourdes, sorge il santuario dedicato alla Madonna detta «Bel Ramo»: la tradizione locale racconta che la Madonna qui salvò una ragazza dall’annegamento, porgendole un ramo. Nel periodo che seguì la Rivoluzione francese, a fronte della scristianizzazione diffusa e della corruzione morale, con la chiusura di istituti religiosi e la diminuzione dei sacerdoti, san Michel fondò un istituto per sacerdoti missionari, i Preti del Sacro Cuore di Gesù o Padri Betharramiti. La congregazione, che si affermò come centro per l’educazione della gioventù, venne approvata dalla Santa Sede il 5 settembre 1877.

Nel 1823 il canonico conte Giuseppe Benaglio (1767-1836) fondò a Bergamo una congregazione femminile per l’istruzione delle ragazze povere; nel giugno del 1823 le giovani insegnanti vennero consacrate al Sacro Cuore di Gesù e si costituirono in Pia Unione. L’8 febbraio 1831 Benaglio chiamò a dirigere la comunità Teresa Eustochio Verzeri (1801-1852), benedettina nel monastero di Santa Grata.

La congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù venne fondata a Codogno il 14 novembre 1880 da santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1917), proclamata santa da Pio XII il 7 luglio 1946. L’istituto, creato con l’intento di assistere gli orfani, si interessò successivamente all’apostolato missionario a favore degli emigrati italiani. Nel 1889, su invito del beato vescovo Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), madre Cabrini aprì la prima casa a New York, negli Stati Uniti d’America.

Questo testo di Cristina Siccardi è tratto dalla rivista Radici Cristiane. Visita il sito radicicristiane.it

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