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«Hai spezzato le mie catene» (Parte II)

Catechesi08 Marzo 2021
Testo dell'audio

Quantunque a stretto rigore l’anima non venga mai liberata prima che sia giunto il momento preciso in cui finisce la sua espiazione, vi sono tuttavia alcuni giorni dell’anno che sembra siano stati particolarmente destinati da Dio alla liberazione di quegli spiriti eletti. Oltre al privilegio del sabato pei confratelli dello Scapolare, e oltre le feste della beata Vergine, di cui già parlammo, vi sono altri giorni di speciali favori.

Caterina Emmérich, nelle sue rivelazioni tanto importanti sulla passione del Salvatore, ci dice che in ogni anniversario del sacrificio del Calvario Gesù Cristo scende nel Purgatorio a liberare l’anima di qualcuno di coloro che si trovarono presenti al grande spettacolo della sua passione. Altre rivelazioni ci fanno noto che ogni anno nel giorno dell’Ascensione, il divin Maestro rinnova in certo qual modo il mistero del suo ingresso trionfale nel cielo, scendendo in Purgatorio a liberare molte anime che gli fanno corteggio nel rientrare nel soggiorno beato.

Finalmente nel giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, che è quello più specialmente consacrato ai suffragi, moltissime anime sono liberate da quelle pene. Una rivelazione citata dal P. Faber ci dice che Iddio fa uso, in codesta circostanza, della sua generosità, specialmente per quelle anime alle quali resta poco altro tempo per compiere fa loro espiazione. E qui pure ci troviamo impotenti ad immaginare il divino spettacolo e le splendide feste che si faranno in cielo in quelle occasioni così solenni.

Se nei giorni delle grandi solennità della Chiesa quando centinaia di fedeli dopo essersi nel mattino accostati alla sacra Mensa, tornano a sera coll’anima pura e col sorriso sulle labbra nel tempio santo di Dio dov’egli rifulge tra gli ori del tabernacolo, tra i profumi dei fiori e le nubi d’incenso, noi ci sentiamo commossi e rapiti quasi fuori di noi stessi dalla gioia, e quando la benedizione divina fra il silenzio religioso del santuario scende sui nostri capi sussultiamo di allegrezza, che cosa mai dovrà essere lassù nel cielo in quei giorni di tanta festa, nei quali la Trinità augusta circondata dalla sua gloria, e l’Umanità santissima del Salvatore raggiante amore dalle sue piaghe divine, e la Vergine Maria e gli Apostoli e i Martiri e le Vergini e i Cori degli angeli accoglieranno l’anima eletta nella santa città? Oh! sì, pensiamo, pensiamo a queste gioie serene, a queste allegrezze divine, e dopo aver finora parlato dei rigori della divina giustizia, solleviamo fiducioso lo sguardo al Paradiso e vediamo che cosa sia lassù preparato per ciascuno di noi.

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