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Gli studenti australiani ai vescovi: “Restate cattolici!”

Pensieri e Voce22 Luglio 2020
Testo dell'audio

Nella confusione straordinaria ed epocale che stiamo vivendo nella Chiesa, ogni tanto arriva una notizia che infonde sollievo e speranza per il futuro, per quanto cupo possa apparire l’orizzonte, e ambigua, inetta e deludente la leadership a ogni livello; con le poche dovute e meritorie eccezioni.

Beh, una di queste notizie l’ho ricevuta dall’Australia, e la condivido volentieri con voi.

Gli studenti cattolici australiani hanno inviato una lettera aperta ai vescovi in vista del prossimo quinto Consiglio Plenario della Chiesa nel Paese. E fin qui nulla di strano. Ma il contenuto è  molto interessante. Infatti gli studenti  esortano i vescovi a rimanere impegnati nell’insegnamento della Chiesa e a respingere gli appelli per l’ordinazione delle donne.

“Molti contributi al Consiglio Plenario hanno fatto la lodevole raccomandazione di integrare più efficacemente le donne nelle strutture di governo esistenti della Chiesa”, dice la lettera, che è stata firmata da più di 200 studenti e alumni associati all’Associazione Cattolica Australiana degli Studenti (ACSA). Il firmatario principale è stato il presidente dell’ACSA, Alexander Kennedy.

“Tuttavia, è stato con grande tristezza che abbiamo notato che molti contributi hanno chiesto una modifica della costituzione stessa della Chiesa voluta anche da Cristo”, hanno aggiunto. “Chiediamo al Consiglio plenario e ai vescovi dell’Australia di respingere senza ambiguità tutti gli appelli all’ordinazione delle donne”.

Il Quinto Consiglio Plenario è previsto per il 3-10 ottobre 2021 ad Adelaide, in Australia, seguito da una seconda assemblea il 4-9 luglio 2022 a Sydney. Le date sono state posticipate rispetto al programma originario a causa della pandemia COVID-19 in corso.

La lettera degli studenti ha spiegato che essi sostengono pienamente il rispetto dovuto ai ruoli che le donne svolgono nella Chiesa, ma che essi, come San Giovanni Paolo II e i suoi successori, non credono che questi ruoli si estendano all’ordinazione sacerdotale. Al contrario, danno “un sostegno incondizionato per l’integrazione delle donne in ruoli ancora più importanti in settori come la teologia sacra, la comunicazione, l’evangelizzazione e (nella misura in cui i laici ne sono capaci) il governo”.

La vicepresidente dell’ACSA, Claudia Tohi, ha aggiunto che “questa lettera esprime il nostro desiderio di condividere Cristo con gli altri senza vergogna, con chiarezza e con l’aiuto dei nostri leader”.

“La verità”, ha detto Tohi, “non è determinata dall’umore dei tempi, né è un mero concetto astratto. La verità è una persona, il Figlio di Dio che ha rinunciato alla sua vita per la salvezza di tutta l’umanità”.

“I giovani desiderano un rapporto autentico con Cristo; questo non sarà facilitato da una commissione”, ha detto la lettera. “Noi crediamo che la vera riforma della Chiesa non verrà da un semplice spostamento di risorse da un comitato all’altro, ma dalla riscoperta, dalla convinzione e dall’amore per la fede cattolica da parte di ogni cattolico”.

“Chiediamo al Consiglio Plenario di rimpegnare la Chiesa in Australia alle verità senza tempo del Vangelo proclamato dalla Chiesa per venti secoli”, è il messaggio.

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