Gioielli dell‘Aquitania Atlantica

In una delle più belle regioni francesi, l’Aquitania, che con una spiaggia fin di 250 km si situa tra i Pirenei e l’Oceano Atlantico, si trovano due splendide località: Biarritz, rinomata per le bellezze naturali e l’aura aristocratica, e Bayonne, celebre per il suo patrimonio storico-artistico e le tradizioni locali.
Incantevole Aristocratica
Biarritz, “regina delle spiagge, spiaggia dei re”, sin dall’Ottocento è la più rinomata stazione balneare di Francia. Ancora oggi ha conservato il suo aspetto mondano di località chic grazie alla sua spiaggia Miramar e al Casinò, meta favorita dei ricchi turisti.
Grazie a luoghi come il Porto di Pesca, in cui il tempo sembra essersi fermato, dove le crampottes (antiche capanne di pescatori) ospitano botteghe artigiane, lo spirito della vecchia Biarritz perdura e continua ad affascinare i suoi visitatori.
Nel 1879 Biarritz veniva descritta da Victor Hugo come un piccolo centro di pesca alle balene, affacciato sull’Oceano Atlantico: alcune vedette appostate sulle montagne, appena avvistavano in lontananza le balene, facevano segnali di fumo per avvisare i marinai giù sulla costa, che subito uscivano in mare. In seguito l’Imperatore Napoleone III fece costruire proprio sulla spiaggia un grande palazzo a forma di E per la moglie, l’Imperatrice Eugenia, che amava la bellezza struggente di quei luoghi.
Da allora Biarritz iniziò a divenire uno dei più esclusivi luoghi di villeggiatura di tutta Europa, frequentato dalle aristocrazie inglese (a cominciare dalla Regina Vittoria ed Edoardo VII), spagnola, austriaca e russa, prima della rivoluzione di ottobre (1917). Divenne inoltre un luogo prediletto da artisti e scrittori — Dumas, Sthendal, Flaubert e Zola — spesso citato nelle opere letterarie, non solo francesi.
Una delle caratteristiche di Biarritz, che la rende così affascinante e unica, è l’incredibile varietà di edifici, che mantiene vivo il ricordo di questo florido periodo attraverso alcuni monumenti caratteristici: in particolare una chiesa ortodossa con la cupola dipinta di blu, la villa medievale, il Casinò Municipale in stile Art Déco.
Un’altra incantevole attrazione da non perdere è il Faro: eretto nel 1834, alto 73 metri, domina il Cap Hainsart, che separa la costa sabbiosa delle Lande dalla costa rocciosa dei Paesi Baschi e deve il suo nome alle bellissime querce che lo circondavano, oggi sostituite dai tamarindi.
Una delle attrazioni principali della città, considerata anche il simbolo di Biarritz, è l’imponente Roccia della Vergine, dove nel 1865 fu collocata la statua della Madonna. Napoleone III decise di utilizzarla come punto di ancoraggio della diga del Port de Refuge.
La roccia fu legata alla terraferma inizialmente con un ponte di legno, sostituito successivamente con una passerella metallica attribuita a Gustave Eiffel. La roccia della Vergine venne collegata con un tunnel per portare i blocchi di pietra destinati alla costruzione della diga.
Biarritz è sempre stata una città all’avanguardia, sin dalla sua espansione sotto Napoleone III, dopo la metà del XIX secolo, passando per il fascino della Belle Epoque. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è diventata una delle mete preferite dal jet set internazionale; oggi il magnifico palazzo dell’imperatrice Eugenia è un albergo di lusso.
Biarritz è stata soprannominata la California dell’Europa, con tutto ciò che, anche di negativo dal punto di vista morale, comporta. Ancora oggi rappresenta il luogo più esclusivo della vita turistica della regione, dove è possibile praticare al meglio altri sport d’èlite come il golf.
L’antica storia e la ricca cultura di Bayonne
A soli 8 chilometri da Biarritz troviamo Bayonne, distante 28 km dal confine spagnolo di Irun. La città gode di una posizione geografica straordinaria, dato che è collocata alla confluenza di due fiumi, l’Adour e la Nive, che qui si uniscono prima di gettarsi nell’Oceano.
Centro fortificato dalla tribù dei Tarbelli, Bayonne diventa romana (Lapurdum) nel 56 a.C.. Con Augusto viene compresa nella grande provincia dell’Aquitania, che raggiunge il massimo del suo splendore quando Eleonora, ultima della dinastia ducale, nel 1152 sposa Enrico II Plantageneto, futuro Re d’Inghilterra; tutta la regione passa quindi sotto la dominazione inglese.
Nel 1215 Giovanni Senzaterra concede a Bayonne uno statuto comunale e una Camera elettiva di cento pari. Nel 1451 Jean de Dunois la annette alla Francia. Nel 1565 fu sede dell’incontro tra Caterina de’ Medici e il figlio Carlo IX con il duca d’Alba, delegato di Filippo II, che vi si era recato per discutere la situazione religiosa in Francia.
Nel 1808 nel castello di Marracq viene firmato l’atto di abdicazione del Re di Spagna Carlo IV in favore di Napoleone I. Sempre a Bayonne venne firmata da Napoleone la prima costituzione del Regno di Napoli, conosciuta in italiano come statuto di Baiona.
La piccola città di Bayonne, sede di notevoli eventi storici, possiede un vastissimo patrimoni culturale e artistico, con i suoi edifici religiosi e i numerosi musei. La Cattedrale di Sainte Marie, chiamata anche Notre Dame, fu costruita in stile gotico tra il 1200 e il 1500; nel 1800 furono aggiunte le due guglie che le danno l’aspetto slanciato che la caratterizza. Sul fianco settentrionale si apre il chiostro (sec. XIII), che comunica con la cattedrale attraverso un doppio portale decorato notevoli sculture: il Giudizio finale e l’Adorazione della Vergine.
Il bellissimo chiostro, uno dei più spaziosi di Francia, con oltre 28 archi, nel corso dei secoli fu utilizzato, oltre che come luogo di fiera e cimitero, anche come centro della comunità: per le riunioni, l’amministrazione giustizia e gli scambi mercantili.
Il Museo Basco e di Storia, che raccoglie venti sulle vicende storiche, l’artigianato e i costumi della regione basca francese, è il portante della città. Adagiato nella casa Dagourette, dimora borghese del XVII secolo, dichiarata patrimonio storico, valorizza le ricche collezioni etnografiche dedicate alla cultura e alle tradizioni basche, dalla vita bucolica agli antichi giochi.
Pregevole anche il Museo Bonnat, lasciato nell’Ottocento dal pittore e collezionista Leon Bonnat: mantiene più di 5000 opere, in particolare materiale archeologico e medievale, di varie epoche e scuole (Goya, El Greco, Reynolds) e soprattutto un’importante raccolta di oltre 200 disegni di grande qualità (Leonardo, Botticelli, Michelangelo, Rembrandt, Bellini, etc).
Caratteristico è anche il Ponte Pannacau. Un tempo, da qui venivano gettate nel fiume le donne infedeli chiuse in una gabbia di ferro. Attraversando il ponte, allo sbocco della me Poisonnerie, si può ammirare la casa a graticcio “rosso basco”. La particolarità di Bayonne sono infatti le sue deliziose case bianche e rosse aggrappate alle verdi colline, di fronte all’oceano; le persiane variopinte delle abitazioni (gialle, verdi, blu e rosse) conferiscono alla città un aspetto davvero caratteristico.
Bellissima anche la Bayonne vecchia, con le sue storiche mura che proteggono la città da oltre quindici secoli. Nei vicoli del vecchio quartiere si sente il cuore pulsante della città storica: gli antichi canali, le cantine, il vecchio castello.
Prodotti famosi già da secoli sono il cioccolato — basti pensare che nel 1870 la città vantava 130 chocolatiers (maestri cioccolatai), di cui 11 sono ancora in attività — e il celebre Jambon de Bayonne, prosciutto locale, stagionato per sei mesi, che secondo le regole della cucina basca va gustato con un vino rosso d’Iroulèguy, cioè delle viti che dall’XI secolo sopravvivono sui terrazzamenti posti su Pirenei.
Questo testo di Myriam Pulvirenti è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. È possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it