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Errore di base

Catechesi23 Marzo 2018
Testo dell'audio

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

L’errore di base dell’Ecumenismo, che è nel contempo uno degli errori principali del concilio Vaticano II come anche del Modernismo in genere, è questa stessa sostituzione dell’amore razionale, e più particolarmente della Carità, con l’amore emozionale.

Da una prospettiva psicologica questo errore consiste nell’accordare la priorità logica ad un’operazione di una facoltà inferiore dell’anima, cioè della sensibilità, su quella di una facoltà superiore, cioè della volontà.

Da una prospettiva metafisica, l’errore consiste nell’accordare la priorità all’ordine del Bene sull’ordine del Vero. Guardiamo adesso in dettaglio la questione metafisica.

I) A livello naturale

L’anima dell’uomo ha due facoltà principali: la conoscenza e la volontà (o amore razionale) e tutte e due si devono adoperare nell’agire. Il motivo più profondo ne è che tutte e due le facoltà sono necessarie all’uomo per glorificare Dio pienamente.

All’obiezione che ‘Basta l’amore’ rispondiamo con l’affermazione che è necessaria anche la conoscenza. E si deve precisare che la conoscenza ha la precedenza (logica) sull’amore, in quanto l’amore è cieco e deve essere guidato dalla conoscenza: prima di amare, bisogna sapere cosa amare e come amare. Se un ubriaco mi chiede cento euro e io glieli do, non sto praticando l’amore, perché in questo modo, ossia dandogli soldi, non lo sto amando. E se qualcuno prova ad attraversare l’Oceano nuotando, non lo sto amando se gli agito solo la mano dalla mia bella barca, mentre lo sorpasso.

II) A livello sovrannaturale

A livello sovrannaturale si tratta della conoscenza della Fede e dell’amore della Carità. Ambedue – Fede e Carità – si devono adoperare nell’agire dell’ uomo. Non basta avere la Fede per essere salvati; non basta amare per essere salvati; ma occorrono e la Fede e la Carità.

Per di più, la Fede (come conoscenza sovrannaturale) ha la precedenza logica sulla Carità (come amore sovrannaturale). L’oggetto della Fede è Dio, la Santissima Trinità, e non possiamo amarLo con la Carità prima di conoscerLo con la Fede.

Ad un livello ancora più profondo, possiamo dire col professor Romano Amerio, nel suo libro ammirevole Iota Unum, che la conoscenza precede l’amore in definitiva nel mistero della Santissima Trinità Stessa, perché la conoscenza di Dio tramite il Verbo precede l’amore di Dio tramite lo Spirito Santo: il procedere del Figlio dall’Intelletto del Padre precede il procedere dello Spirito Santo dall’Amore reciproco del Padre e del Figlio. In questo modo possiamo dire che Dio, prima di essere un mistero di Amore, è un mistero di Verità.

Vediamo dunque che i falsi ecumenisti si sbagliano, quando agiscono come se bastasse l’amore, perché sono necessarie sia la conoscenza sia l’amore, ove la conoscenza ha la precedenza sull’amore; la Fede sulla Carità; il Vero sul Bene.

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