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L’equivoco

Catechesi05 Marzo 2018
Radio Roma Libera - L'equivoco
Testo dell'audio

+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

Il secondo metodo per oscurare una dottrina è l’equivoco o ambiguità. Mettiamo l’equivoco nel suo contesto.

Quanto alla testimonianza della Fede, il cattolico assente a ciò che dichiara una dottrina e nega ciò che nega: dice sì al sì e no al no, come il Signore stesso ci insegna (Mt. 5,37): ‘Il vostro parlare sia sì sì, no, no, ciò che è in più viene dal maligno’. L’eretico del passato, invece, dice sì al no e no al sì; mentre l’eretico moderno, mediante l’equivoco, dice sì e no al sì e sì e no al no.

Quanto all’epistemologia, bisogna dire che, se un punto di forza della dottrina cattolica è la sua chiarezza, un punto di forza del Modernismo è la sua confusione. La chiarezza illumina la mente per accettare la verità, mentre la confusione confonde la mente per accettare la falsità.

Le finalità del Matrimonio [23]

Fino a qualche tempo fa, la santa Chiesa cattolica insegnava in modo costante che la finalità primaria del Matrimonio è la procreazione e la finalità secondaria l’assistenza reciproca o amore degli sposi. Mentre nel Concilio Vaticano II, nel nuovo Codice di Diritto Canonico e in varie encicliche successive si mette adesso l’amore al primo posto e la procreazione al secondo (senza però esplicitamente definire l’amore come ‘finalità primaria’, né la procreazione come ‘finalità secondaria’).

Chiediamoci: La dottrina del passato era vera e la dottrina del presente è falsa? Oppure la dottrina del passato era falsa e la dottrina del presente è vera? Oppure la dottrina del passato era vera allora ma adesso è falsa? Oppure la dottrina del passato era vera in un senso e la dottrina del presente è vera in un altro senso? E in questo caso perché la dottrina del presente ha precedenza su quella del passato? Nessuno giunge alla risposta.

La Santa Messa

Nella versione definitiva dell’art.7 dell’Institutio Generalis, l’introduzione ufficiale al Novus Ordo Missae, la Santa Messa viene presentata in questi termini: «La Messa o la Cena del Signore, la Commemorazione del Signore o il sacrificio eucaristico’. In altre parole la Santa Messa viene identificata con la Cena del Signore nel primo caso e con la Commemorazione del Signore nel secondo. Questo però è un equivoco. La Santa Messa è la Cena del Signore e la Commemorazione del Signore (cioè del Calvario) in un certo senso (non-essenziale); però, presentandola così, simpliciter, suggerisce che lo sia essenzialmente: il che è una posizione protestante [24]. In altre parole, presentare la Santa Messa in termini carichi di senso protestante significa presentarla in senso protestante.

Il Papato

Il professor Romano Amerio (nella foto), nel suo contributo al Congresso teologico sì sì no no, anno XXII, numero 7, 30 aprile 1996, ‘La Dislocazione della funzione magisteriale’, cita una considerazione di papa Giovanni Paolo II nell’enciclica Ut unum sint, 95: «di trovare una forma di esercizio del primato, che, pur non rinunziando in alcun modo all’essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova» e commenta: «che è come dire: è irrinunciabile, ma non è irrinunciabile. È un principio assoluto, ma non è un principio assoluto. L’infallibilità del papa è una rupe immota, ‘però’… e quando dici ‘però’, hai già operato il cedimento’.

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23 La dottrina cattolica sulle finalità del matrimonio non è un dogma, bensì una sententia certa, ma il Modernismo si estende su tutte le dottrine cattoliche tradizionali.

24 Secondo Martin Lutero la santa Messa è la ‘Cena del Signore’ ed una mera commemorazione del Calvario, in contraddizione alla dottrina cattolica, che insegna che la santa Messa è essenzialmente il sacrificio del Calvario.

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