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Democrazia e terrore nella Rivoluzione francese

Recensioni librarie20 Aprile 2021
Testo dell'audio

Nesta Webster
Fede & Cultura Edizioni, Verona 2020, pp. 576, € 35

Nessun moto popolare, nessun fermento del Terzo Stato, la Rivoluzione francese fu in realtà soltanto un’enorme mistificazione calata dall’alto, una tragica rappresentazione preparata, studiata e poi realizzata ai vertici, dall’entourage dell’Ancien Régime in contrapposizione alla piccola borghesia in ascesa ed in odio all’umanità. È quanto si evince dallo studio, condotto da Nesta Webster, studio che ricevette il plauso di Winston Churchill ed ora, per la prima volta, tradotto in italiano per i tipi di Fede & Cultura.

Per fomentare il malcontento della povera gente, deliberatamente il grano fu fatto sparire dai mercati, in modo meticoloso e programmato; apposta venne gonfiata anche l’inflazione, allo scopo di rovinare e spazzar via le classi lavoratrici, mentre i media dell’epoca scatenarono una campagna-stampa contro la Corona, accusata d’esser colpevole praticamente di qualunque cosa.

L’autrice evidenzia così come la Rivoluzione non abbia rappresentato affatto l’inizio di una società più giusta e prospera, come viene comunemente ritenuto, bensì sia stata l’origine di un complotto ordito ai danni non solo dell’intero popolo francese, ma, come la Storia evidenziò più tardi e come ancora oggi è possibile constatare, ai danni del mondo intero.

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