Dall’Ancien Régime ai Lumi

L’età in cui Tiepolo si muove segna il tramonto dell’Ancien Régime e la transizione verso l’epoca contemporanea: è il periodo in cui Stati plurisecolari, come la Repubblica di Venezia o l’antico Regno di Polonia, conoscono l’ultima stagione della loro indipendenza.
Nel Settecento l’Europa diventa il teatro dello scontro fra gli Asburgo ed i Borbone ed anzi il secolo si apre proprio con la cacciata dal trono di Spagna della Casata austriaca, qui insediatasi nel 1516, e la lunga guerra per la successione, che vedrà il trono madrileno cadere nelle mani di Filippo di Borbone, nipote del Re Sole. Dai numerosi conflitti sapranno trarre vantaggio, sui campi di battaglia e nei trattati di pace, le potenze mediatrici, come la Gran Bretagna, ed emergenti, quali la Prussia, destinate a dominare a lungo lo scenario politico continentale.
Mentre Tiepolo si trova in Baviera per decorare, nei primi anni Cinquanta del secolo, la residenza dei principi-vescovi di Würzburg, la guerra per la successione austriaca ha da poco visto la fine, mentre già le alleanze si ribaltano e gli animi si infiammano per un nuovo conflitto, la guerra dei Sette anni, che ridisegnerà gli equilibri politici e sarà una delle cause che condurranno allo scoppio della Rivoluzione di fine secolo.
I fermenti sono bellici, dunque, ma anche culturali: il Settecento è infatti il momento storico in cui caffè, salotti e accademie si animano delle discussioni di dotti liberali e colti philosophes, mentre i giovani rampolli partono alla volta della scoperta delle meraviglie del passato in lunghi e dispendiosi Grand Tour. Allorché si sviluppa un mondo sempre più cosmopolita, sfumano i confini del lecito.
L’età dei Lumi si delinea in effetti anche come l’epoca dei libertini, di cui il veneziano Antonio Casanova è modello. Liberalismo in chiave lockiana, liberismo come ideologia economica, riforme liberali: la libertà sembra essere il termine che meglio caratterizza il Settecento. La stessa libertà che, mentre in Inghilterra conduce allo sviluppo della moderna monarchia costituzionale, della pluralità di opinioni e del dibattito politico, nel regno di Francia sfocia nei terrori della Rivoluzione.
Ma, in questo momento storico, l’artista vede già l’autunno della vita e non potrà conoscere i mutamenti di fine secolo: Tiepolo si trova sin dal 1762 in Spagna, alla corte di Carlo III, figlio di Filippo V, già sovrano a Parma e a Napoli, dal 1759 insediato sul trono paterno. Qui morirà nel 1770, dopo otto anni, in uno Stato in declino: dopo i fasti dell’età del colonialismo oltre l’Atlantico, i Paesi iberici vivono nel Settecento una lenta crisi che, nonostante le riforme attuate, faciliterà le operazioni di conquista napoleoniche. Ma questa è un’altra storia.
Questo testo di Lorenzo Benedetti è tratto da Radici Cristiane. Visita radicicristiane.it