Crocevia dell’Europa Continentale

Il primo insediamento risale all’epoca romana e precisamente alle campagne militari condotte dal console romano Germanico fra il 14 e il 16 d.C. per la conquista della regione della Germania superiore ancora occupata da popolazioni barbare. L’antico nome dell’insediamento, di carattere prevalentemente militare, era quello di Argentoratum.
La conquista da parte degli Alamanni, alla fine del IV, e quella degli Unni, nel V secolo, segnarono un periodo di forte declino della città.
Successivamente Strasburgo venne conquistata dai Franchi di Clodoveo che garantirono alla città un periodo di stabilità politica favorevole alla rinascita economica e culturale. Fu sotto il dominio franco, che avvenne la definitiva conversione della città al Cristianesimo.
Nel 952 Strasburgo – e con essa buona parte dell’odierna Alsazia – entrarono a far parte della sfera di influenza degli imperatori germanici i quali designarono come signore della città il Vescovo, che mantenne questo ruolo politico fino al XII secolo.
Nel corso del Medioevo Strasburgo divenne uno dei centri commerciali più importanti di tutta Europa grazie anche alla perfetta rete stradale e fluviale. Il nome Strasburgo deriva proprio dal latino Strateburgus, che significa letteralmente città delle strade.
Nel 1262 ricevette l’importante privilegio di essere dichiarata città libera del Sacro Romano Impero, acquistando una notevole autonomia dal punto di vista economico. Ancora oggi si possono ammirare eccezionali testimonianze dello sviluppo medievale, che ebbe la città; l’esempio più importante è sicuramente la stupenda Cattedrale.
Dal Rinascimento ad oggi
Mentre dal punto di vista economico la città di Strasburgo continuò a crescere per tutto il XV e il XVI secolo, numerose furono le dispute sociali e di carattere religioso che divisero i cittadini. In particolar modo divenne forte lo scontro fra la fazione cattolica e quella protestante, che seguiva le regole dettate da Lutero. Tesi che si diffonderanno in tutta Alsazia.
Lo scoppio della Guerra dei Trent’anni (1618-1648) segnò un primo momento di decadimento per la città, che si trovò al centro della disputa fra la Francia e gli Asburgo, imperatori del Sacro Romano Impero. Con la Pace di Vestfalia (1648) l’Alsazia passò sotto il controllo francese, mentre si riconobbe ancora la dipendenza di Strasburgo dall’impero asburgico.
In seguito al Trattato di Ryswick del 1697, alla città venne garantita la libertà di culto, nonostante la monarchia francese fosse filo-cattolica.
Fra XVIII e XIX secolo la città si riprese dal punto di vista economico grazie allo straordinario sviluppo industriale e assunse anche un ruolo fondamentale sotto il periodo napoleonico. Bisogna poi ricordare che l’attuale inno francese, conosciuto come La Marsigliese venne in realtà composto proprio nella capitale alsaziana, a testimonianza del forte patriottismo che si respirava per le vie della città.
Con lo scoppio della guerra franco-prussiana Strasburgo si trovò ancora al centro dello scontro e nel 1870, a seguito di un assedio durato più di un mese ad opera delle truppe prussiane, la città fu costretta ad arrendersi e tornò a far parte della regione dell’Alsazia-Lorena, allora parte dell’Impero tedesco guidato dal cancelliere Bismarck.
Al termine della Prima Guerra Mondiale (1914-1918) e in seguito alla firma del Trattato di Versailles, nel 1919 Strasburgo tornò ad essere francese.
I terribili avvenimenti legati all’ascesa del nazionalsocialismo ed alla Seconda Guerra Mondiale colpirono duramente la città alsaziana, che passò ancora – e per l’ultima volta – sotto il controllo tedesco. Durante questi terribili anni la città subì numerose distruzioni, fra cui quella della sinagoga durante le persecuzioni antisemite.
Nel 1949 Strasburgo è diventata sede del Consiglio d’Europa e, nel 1952, del Parlamento Europeo.
La città
Ai giorni nostri la capitale dell’Alsazia si mostra in tutta la sua bellezza derivata da una perfetta unione fra lo sviluppo tecnologico moderno e le meravigliose testimonianze del passato. In particolar modo il centro storico di Strasburgo, noto con il nome di Grande Île (Grande Isola), in quanto costruito su un’isola del fiume, conserva straordinari esempi di edifici eretti nel corso del Medioevo e del Rinascimento. Il simbolo della città è sicuramente l’imponente Cattedrale di Notre-Dame, inizialmente costruita in stile romanico ma poi divenuta una delle espressioni più significative dell’architettura gotica europea.
Sulla piazza della Cattedrale si affaccia la Maison Kammerzell, straordinario esempio di edilizia privata di epoca rinascimentale. Di grande fascino è anche il quartiere soprannominato Petite France, un tempo noto per i suoi mulini e per i ponti che collegavano le varie parti della città attraversata dalle ramificazioni del fiume, ancora oggi visibili. Davvero suggestivi sono Les ponts couverts, testimonianza dell’antica cinta muraria, che difendeva l’abitato e controllava i ponti di accesso ad esso.
Gli edifici storici si sposano alla perfezione con le parti più recenti della città, come la sede del Parlamento Europeo, costruita su progetto di uno studio di architetti francesi e realizzata nel 1999.
Questo testo di Stefano Macconi è stato tratto dal periodico Radici Cristiane. E’ possibile acquistare la rivista anche on line o sottoscrivere un abbonamento, cliccando www.radicicristiane.it