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Covid e la Chiesa. Meno male che il card. Burke c’è….

Pensieri e Voce16 Dicembre 2020
Testo dell'audio

Nel panorama sconsolante offerto dall’episcopato mondiale, e dal Vaticano in primis, di fronte alla crisi generata dal coronavirus fa piacere registrare delle voci che non si piegano alle narrazioni fornite dai mainstream media, e alzano lo sguardo al di là della situazione contingente per capire legami, disegni e piani. Così abbiamo accolto con gioia l’omelia che il card. Raymond Leo Burke, un personaggio scomodo per il regime ecclesiastico attuale, ma che comunque riveste un ruolo importante all’interno della Chiesa USA ha pronunciato in occasione della festa della Madonna di Guadalupe.

Nella situazione attuale, in cui – ha detto Burke, “abbiamo bisogno di essere vicini l’uno all’altro nell’amore cristiano, le forze mondane ci isolerebbero e ci farebbero credere di essere soli e dipendenti da forze laiche, il che ci renderebbe schiavi del loro programma senza Dio e assassino”, ha detto il cardinale Raymond Burke durante l’omelia.

Burke, il fondatore del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, ha pronunciato la sua omelia a La Crosse, Wisconsin, luogo di pellegrinaggio.

“Veniamo a Nostra Signora di Guadalupe nel suo giorno di festa con il cuore turbato e pesante. La nostra nazione sta attraversando una crisi che minaccia il suo stesso futuro libero e democratico. La diffusione in tutto il mondo del materialismo marxista, che ha già portato distruzione e morte alla vita di tanti, e che ha minacciato le fondamenta della nostra nazione per decenni, sembra ora impadronirsi del potere di governo sulla nostra nazione”.

“Per ottenere guadagni economici, noi come nazione ci siamo permessi di diventare dipendenti dal Partito comunista cinese, un’ideologia totalmente opposta alle fondamenta cristiane su cui le famiglie e la nostra nazione rimangono al sicuro e prosperano . Burke si riferiva agli Stati Uniti, ma “evidentemente molte altre nazioni stanno attraversando una crisi simile, molto allarmante”.

Burke ha aggiunto: “Poi c’è il misterioso virus di Wuhan, sulla cui natura e prevenzione i mass media ci danno quotidianamente informazioni contrastanti. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che è stato usato da certe forze, nemiche delle famiglie e della libertà delle nazioni, per portare avanti la loro malvagia agenda. Queste forze ci dicono che ora siamo i soggetti del cosiddetto ‘Grande Reset’, il ‘la nuova normalità, che ci viene dettato dalla loro manipolazione dei cittadini e delle nazioni attraverso l’ignoranza e la paura”.

Ha continuato così, il cardinale: “La risposta di molti vescovi e sacerdoti, e di molti fedeli, ha manifestato una dolorosa mancanza di una sana catechesi”.“Per di più, la nostra santa madre Chiesa, la nostra santa madre Chiesa, la sposa immacolata di Cristo, in cui Cristo è sempre all’opera per la nostra eterna redenzione, è afflitta da notizie di corruzione morale, specialmente in materia di sesto e settimo comandamento, che sembrano aumentare di giorno in giorno”.

Queste notizie tentano molti cattolici, negli USA e altrove a mettere in dubbio i pastori, “che dovrebbero essere le loro guide sicure, insegnando le verità della fede, guidandoli nel giusto culto di Dio e nella preghiera a Lui, e guidandoli attraverso la perenne disciplina della Chiesa”. Invece, i fedeli troppo spesso “non ricevono nulla in risposta, o una risposta che non è fondata sulle verità immutabili della fede e della morale”. “Ricevono risposte che sembrano provenire non da pastori, ma da dirigenti laici”.

“Nell’incontrare il mondo, – ha aggiunto – la Chiesa vuole falsamente accomodarsi nel mondo invece di chiamare il mondo alla conversione in obbedienza alla legge divina scritta in ogni cuore umano e rivelata nella sua pienezza nell’incarnazione redentrice di Dio Figlio”.

Il cardinale ha concluso dicendo che questi problemi “rappresentano una sfida formidabile” per la vita cristiana e hanno prodotto “la sofferenza più dolorosa”.

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