Catechismo breve (Parte III)

Stavamo guardando insieme la dimostrabilità dell’ esistenza di Dio. Avendo presentato la prova sulla base della natura, accennata nel libro della sapienza e nella lettera di san Paolo ai romani, ci rivolgiamo adesso ad una seconda prova che si trova ugualmente nella lettera ai romani, ovvero quella sulla base della coscienza.
La coscienza
San Paolo scrive (Rm 2:15): “essi [ovvero i pagani] dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono”.
Possiamo esprimere questa dottrina come segue: Il fatto della coscienza prova l’esistenza di Dio in quanto la coscienza rivela una legge oggettiva. Perché una legge oggettiva richiede un Creatore, vale a dire un Legislatore, e questo legislatore non può essere altro che Dio.
Possiamo dare come esempio di una legge oggettiva: la legge ‘Non ammazzare’, nel senso di non ammazzare una persona innocente (che è ciò che insegna il quinto Comandamento). Questa legge è oggettiva ed è conosciuta, e lo sarà e sarà sempre conosciuta, da tutte le persone di buona volontà (mettiamo da parte i pro-abortisti, accecati come sono dalla loro condotta immorale). Questa legge non può essere altro che l’intento di un legislatore che in tal modo stabilisce come l’uomo dovrebbe vivere nella società.
La Provvidenza
Il terzo argomento di san Paolo per l’esistenza di Dio è espresso come segue (Atti 14,17): “Dio non ha cessato di dare prova di sé, beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori”. Come potremmo davvero spiegare la costante abbondanza e disponibilità di tutto ciò che è necessario per l’umanità: per conservarla in esistenza, per assisterla, guarirla e renderla felice, se non in riferimento alla Divina Provvidenza?
Tali riflessioni, ricorrendo al principio della causalità, dimostrano con certezza, anzi dimostrano, l’esistenza di Dio. Esse forniscono il fondamento della dimostrazione filosofica tecnica dell’esistenza di Dio che è formulata in cinque passi da san Tommaso d’Aquino, che non tratteremo qui, in quanto appartiene essa alla disciplina della filosofia, piuttosto che a quella della catechesi.