La fede e l’eresia. Prefazione

Il Sommo Pontefice Benedetto XVI ha dichiarato un anno della Fede che ha avuto inizio nell’ottobre 2012. Viste l’ignoranza e la confusione quasi universali in materia di Fede, bisogna ammettere che i tempi sono ormai maturi. Come viene concepita di solito la Fede cattolica? Come un sistema di varie credenze che hanno vari oggetti; sono opinioni di ordine naturale, non verificabili e mutabili; opinioni che ci aiutano a comportarci in modo giusto.
Come tale la Fede è messa sullo stesso livello delle altre religioni; l’uomo pretende il diritto di scegliere la religione, che a lui sembri giusta, e rinunzia ad imporre la propria Fede o religione agli altri. Allo stesso tempo concetti come dogma, infallibilità, eresia ed anatema vengono rigettati come totalitari o semplicemente irrilevanti. Questa concezione, diffusa oggigiorno anche tra cattolici, si oppone all’insegnamento costante della santa Chiesa cattolica.
La Chiesa insegna che la Fede è un insieme di dottrine unite dal loro oggetto, che è Dio: Dio come è di per Sé Stesso. Queste dottrine non sono opinioni di ordine naturale, non verificabili e mutabili, bensì costituiscono una conoscenza sovrannaturale e certa (e perciò anche evidente) di Verità immutabili; non semplicemente ci aiutano a comportarci in modo giusto, ma piuttosto sono necessarie a questo fine, per raggiungere il Cielo. Perciò occorrono i dogmi e gli anatemi per dichiarare le dottrine cattoliche e per condannare le eresie in modo infallibile; occorre l’evangelizzazione per insegnare la Fede e, data l’occasione, il martirio per difenderla.
Nelle parole di San Cipriano: “Non è un cristiano chi teme di morire per la Verità”. Per tutti questi motivi, la Fede cattolica non può essere messa sullo stesso livello delle altre religioni. L’uomo non ha il diritto di scegliere la religione a seconda di come si senta, ma piuttosto il dovere di scegliere quella vera.
A questo fine deve adoperare la sua intelligenza e la sua volontà in modo adeguato: così facendo raggiungerà la Fede cattolica. Vediamo qua due visioni distinte della natura della Fede: una visione falsa ed una visione giusta. Come si può caratterizzare la visione falsa? Fa parte di quel soggettivismo radicale che informa lo spirito moderno, che rende difficile capire ragionamenti logici e persino lo stesso concetto della Verità oggettiva.
La sua causa immediata sembra essere il falso Ecumenismo; la sua causa mediata (che, più generalmente, è anche la causa del soggettivismo moderno) sarebbe l’allontanamento dell’uomo moderno dall’ordine oggettivo. Questo allontanamento, a sua volta, sembra derivare dalla filosofia moderna e dal Protestantesimo; ed ultimamente dall’impeto della volontà creata di emanciparsi da Dio. La visione giusta della Fede, invece, ci fornisce una materia ampia e ricca di riflessione, di cui, però, non si può trattare adeguatamente in modo breve.
Per questo ci limiteremo nelle prossime trasmissioni a presentare in modo semplice e conciso alcuni aspetti della Fede e dell’eresia, che riteniamo di particolare importanza o rilevanza attuali.