Cadere e rialzarsi

Molti si illudono di non cadere mai durante il pellegrinaggio terreno. Purtroppo questa è una illusione e neanche tanto pia. Sappiamo come, per il peccato originale, siamo sempre fragili, anche se tutti possiamo certamente contare sulla grazia di Dio. Però la fragilità rimane e con essa la propensione a cadere. Cadiamo spesso, anche quando cerchiamo di giustificare le nostre cadute, i nostri peccati, ammantandoli di buone parole. Non solo siamo peccatori, siamo anche fragili. A volte cadiamo senza neanche rendercene conto. Non che non dobbiamo prendere la responsabilità per le nostre cadute, ma dobbiamo essere anche consapevoli di essere esseri deboli e incapaci di resistere alle tentazioni.

Detto questo, e andava detto, dobbiamo anche riconoscere che abbiamo la capacità di rialzarci, con l’aiuto di Dio. Questa capacità è importante, perché ci permette di ricominciare a camminare, anche quando le ferite per la caduta ci fanno male. Questa capacità di rialzarci, questa resilienza, viene certamente rafforzata dalla fede e dalla preghiera. Queste ci permettono di rafforzarci interiormente, di essere uomini e donne migliori, più coraggiosi nel fronteggiare quelle tante tentazioni che ci si mettono davanti nel corso della vita.