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Bioetica e comportamenti a rischio (II parte)

Diario di bioetica12 Febbraio 2021
Testo dell'audio

Dopo aver considerato la fenomenologia dei comportamenti a rischio, in questa seconda parte vediamo i modelli antropologici che ruotano attorno a questa problematica per poi passare alla questione bioetica con riferimento al soggetto morale. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’uso di sostanze stupefacenti, l’abitudine al gioco, la dipendenza patologica dal sesso, la dipendenza da internet, ecc. non sono altro che la manifestazione degli esiti di questo processo che parte dalla negazione di Dio per arrivare alla distruzione dell’uomo. Il giudizio bioetico deve rivolgersi soprattutto a chi, ingannato dall’ideologia dominante, esplicitamente promuove o implicitamente coopera alla propagazione di comportamenti dannosi per il soggetto e per coloro che fanno parte della sua rete di relazioni primarie (affetti, famiglia, ecc.) e sociali (ambiente di lavoro, contesti di aggregazione, ecc.).

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