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A settembre dossier sul Tiepolo

Zoom: una notizia alla settimana14 Settembre 2020
Testo dell'audio

«La minaccia di Erdogan» è il titolo dell’editoriale del direttore di Radici Cristiane, il Prof. Roberto de Mattei, sul numero di settembre della rivista: «Prima Santa Sofia, dopo San Pietro: vuole essere questo il minaccioso valore simbolico della decisione di Recep Tayyip Erdogan di convertire la basilica di Santa Sofia da museo in moschea, espressione di una strategia politico-religiosa, che riprende il sogno di un impero neo-ottomano, che, dopo aver conquistato l’ampia fascia delle repubbliche islamiche dell’ex-Unione Sovietica, punta all’islamizzazione dell’Europa».

In Attualità si parla di omofobia, prendendo spunto dal progetto di legge Zan-Scalfarotto: «Due pesi e due misure» il titolo dell’articolo di Tommaso Scandroglio. «A parole la galassia Lgbtq ammette la libertà di parola per i propri censori, ma poi li taccia mischiando le carte, confondendo cioè il piano della critica con quello della discriminazione ed introducendo così un pericoloso doppiopesismo: parlar bene dell’omosessualità sarebbe bene, parlarne male sarebbe omofobico. Lo scontro finale avverrà sul piano dell’etica».

«Connessi per la Vita» è il titolo dell’articolo di Giuditta Spadafina, in cui si evidenzia il successo online riscosso dalla scorsa edizione della Marcia per la Vita, svoltasi necessariamente sulle vie del web, per ovviare alle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus, che ha impedito di scendere nelle piazza: l’evento, «grazie ad una diretta Facebook, ha raggiunto nello spazio di una settimana, circa 200 mila persone. “Insieme aboliremo la 194”, ha dichiarato a gran voce il popolo pro-life, conscio di come tacere oggi significhi rendersi complici».

A proposito di Covid-19, in un’intervista il prof. Renato Cristin, docente di Ermeneutica filosofica presso l’Università di Trieste, ritiene che la situazione creatasi non sia frutto di alcun complotto, al contrario possa frantumare l’utopia di un governo mondiale, rimpiazzandola però con un neo-comunismo globalista. A suo giudizio, se rincorriamo gli eventi, saremo sempre un passo indietro, «perché guarderemo ai mezzi senza arrivare alle vere cause. È necessaria piuttosto un’elaborazione a priori, un metodo, senza lasciarsi distrarre o ingannare dalle apparenze, dalle contingenze».

«Odore di rivoluzione» è il titolo dell’intervista a Julio Loredo, presidente della Tfp-Tradizione Famiglia Proprietà: «La pandemia – afferma – si è rivelata l’occasione per verificare fino a che punto l’opinione pubblica sia pronta ad accettare determinate imposizioni. Ma la méta ultima del processo rivoluzionario è la distruzione della Chiesa e della Civiltà cristiana. Così come la méta finale della Contro-Rivoluzione consiste nella loro piena restaurazione. Il che può avvenire soltanto con una profonda conversione delle anime».

Il Dossier è stato dedicato in questo numero di Radici Cristiane all’«Arte luminosa di Giambattista Tiepolo»: risulta evidente il contrasto tra l’arte luminosa ed armonica dell’artista veneziano, infatti, ed i tempi oscuri in cui visse, tempi che di fatto prepararono i torbidi rovesci della rivoluzione francese ed il conseguente, disumano Terrore. Eppure la carriera del Tiepolo fu inarrestabile, dai «santini ad anello» disegnati in bottega a soli otto anni sino alle grandi committenze, in Italia ed all’estero, per terminare poi i propri giorni in Spagna al servizio del Re. 250 anni dopo la sua morte, Giambattista Tiepolo resta il riferimento della pittura decorativa settecentesca, capace di prospettive ardite e di reinterpretazioni geniali dell’arte del passato. Un modello, dunque, ancora attuale…

Radici Cristiane pubblica la prima parte di un ampio, puntuale ed efficace intervento del card. Raymond Leo Burke su «Educazione cattolica e famiglia»: «Solo un’educazione cattolica completa – afferma Sua Eminenza – può aiutare i nostri figli, le nostre famiglie ad essere agenti della trasformazione dei nostri quartieri, delle nostre comunità, della nostra nazione e del mondo. La scuola cattolica aiuti i focolari cristiani ad essere la Chiesa domestica, secondo l’antica descrizione, ovvero il primo luogo dove viene insegnata, celebrata e vissuta la fede cattolica».

Tre articoli vengono dedicati alla figura di Pio XI. Il primo testo riguarda il rapporto tra Germania e Santa Sede: «In Germania i cattolici subivano discriminazioni già verso la fine del XIX secolo. L’avvento del nazionalsocialismo al potere non fece che peggiorare le cose». Nonostante i fermi propositi del Papa e gli sforzi di Eugenio Pacelli – prima come Nunzio apostolico, poi come Segretario di Stato, infine a sua volta come Pontefice – e nonostante il Concordato firmato nel 1933, il nazionalsocialismo «per scopi e metodi, continuò – come disse Pio XI – ad essere un “bolscevismo mascherato”» dal carattere sempre più spiccatamente neo-pagano. Da qui prese spunto l’enciclica Mit brennender Sorge, in cui si ricorda come non si possa imprigionare Dio nei limiti di un solo popolo e nella ristrettezza etnica di una sola razza. Un’altra enciclica, Divini Redemptoris, denunciò gli errori del comunismo. La condanna delle ideologie e dei regimi totalitari dell’epoca non poteva essere più esplicita e ufficiale. Ma Pio XI aveva previsto anche l’emanazione di un’altra enciclica, la Humani generis contro antisemitismo, razzismo e nazionalsocialismo: la morte, tuttavia, ne impedì la pubblicazione. Per questo viene chiamata l’enciclica «scomparsa»…

Tesori d’Italia si occupa dei castelli calabri, la cui funzione primaria fu quella di difendere la fede dalle incursioni saracene tra il VII ed il IX secolo, ma anche conservando la Sacra Sindone e le Sacre Bende, negli anni in cui se ne persero le tracce. O ancora per aver fugato influenze demoniache. O per aver detenuto Tommaso Campanella in attesa di processo. Od ancora, per aver dato i natali a San Tommaso d’Aquino. Insomma, quelle mura hanno una storia davvero millenaria da raccontare. In particolare, la «Costa degli dei», che congiunge Tropea a Capo Vaticano, nome curioso che, tuttavia, in comune col colle romano ha solo l’etimologia, derivante dal latino vaticinium ovvero «oracolo, responso». Questa fu una terra attraversata da varie genti e numerose dinastie, patì scontri violenti tra musulmani e cristiani: un dipinto della Madonna è oggetto di profonda devozione. La Vergine ha già protetto la zona da numerose calamità. Il santuario di Santa Maria dell’Isola è stato costruito di fronte ad un terrazzo a picco sul mare, sul quale sorge la parte antica della città di Tropea. La si raggiunge percorrendo una ripida scalinata, ricavata dalla roccia stessa dell’isolotto.

Di San Girolamo e Sant’Alessio parla Sara Magister nella sua consueta rubrica: ancora oggi sono ignote la provenienza e la funzione originaria delle due tavole analizzate, realizzate dal pittore dalmata Giorgio Schiavone attorno agli anni Cinquanta-Sessanta del Quattrocento. Forse si tratta di due sportelli di un armadio da sacrestia. Ma, a richiamare l’attenzione, sono i due protagonisti, come spiega l’autrice dell’articolo.

Della «Maieutica del debito» si occupa Pierluigi Pavone in un articolo, in cui evidenzia come la fede della Chiesa sia mediatrice sacramentale di salvezza: «Anche il debito individuale viene condonato con lo stesso potere divino, nel Sacramento della Confessione. Ma il debito deve essere portato alla luce, confessato. Presentato a Dio. È la verità del debitore. Colui che per definizione non basta a sé stesso. Colui che si oppone al saggio greco. Al filosofo che contempla la propria virtù, il mito di sé stesso».

Completano il numero di Radici Cristiane le consuete rubriche: le News dal mondo¸ L’arte racconta, le Letture consigliate ed I lettori ci scrivono. Per informazioni ed abbonamenti, è possibile contattare la Redazione tramite il sito www.radicicristiane.it.

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